Vino e Nuovo Codice della Strada: la paura frena i consumi, l’allarme dei produttori

25 febbraio 2025 | 14:58
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Vino e Nuovo Codice della Strada: la paura frena i consumi, l’allarme dei produttori
I produttori della Associazione Vinaioli del Castellinaldo

A soli due mesi dall’introduzione delle nuove normative, i timori dei produttori si sono trasformati in una triste realtà: il consumo di vino è calato drasticamente. L’appello dei Vinaioli del Castellinaldo

Castellinaldo d’Alba“Dal piacere alla paura, il passo è brevissimo”. Con queste parole, l’Associazione Vinaioli del Castellinaldo lancia un allarme sulle conseguenze del Nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, sul settore vinicolo italiano. A soli due mesi dall’introduzione delle nuove normative, i timori dei produttori si sono trasformati in una triste realtà: il consumo di vino è calato drasticamente.

“Non stiamo diventando tutti salutisti, è la paura a frenarci”, dichiara l’associazione. La paura di incorrere in sanzioni eccessive per un semplice bicchiere di vino ha spinto molti consumatori a rinunciare a un piacere che, fino a poco tempo fa, era parte integrante della convivialità italiana. L’associazione precisa che non si tratta di un invito all’abuso, ma di una critica all’equiparazione del consumo moderato di vino ad altre sostanze o comportamenti pericolosi.

Il calo dei consumi rischia di mettere in ginocchio un settore che rappresenta un’eccellenza italiana, con migliaia di famiglie coinvolte, un importante contributo al PIL e all’export, e un forte legame con il turismo enogastronomico. L’associazione sottolinea come il vino sia parte integrante della cultura e delle tradizioni italiane, un patrimonio che rischia di essere compromesso.

I produttori contestano l’eccessiva severità delle sanzioni e la mancanza di normative sul vino dealcolato, presente invece in altri paesi europei. Inoltre, sollevano dubbi sull’efficacia del nuovo codice nel contrastare altri problemi di sicurezza pubblica, come furti e criminalità.

L’associazione chiede un confronto costruttivo con il Governo per trovare soluzioni equilibrate, tutelare il settore e preservare un patrimonio culturale ed economico importante per il Paese. “Siamo per la sicurezza stradale, ma non si può penalizzare un settore che rappresenta un’eccellenza italiana”, affermano i vinaioli del Castellinaldo, auspicando un intervento urgente per evitare che le cantine si trovino in serie difficoltà.

Le previsioni per la prossima vendemmia sono ottime, sia in termini di qualità che di quantità. Tuttavia, l’associazione teme che l’uva possa rimanere invenduta a causa del calo dei consumi. Un quadro preoccupante che richiede un intervento immediato per scongiurare una crisi del settore.