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A tu per tu con Simone Grazioso, finalista di MasterChef 14 innamorato delle “sue” Langhe

1 marzo 2025 | 14:32
A tu per tu con Simone Grazioso, finalista di MasterChef 14 innamorato delle “sue” Langhe
Simone Grazioso (foto Sky)
A tu per tu con Simone Grazioso, finalista di MasterChef 14 innamorato delle “sue” Langhe
A tu per tu con Simone Grazioso, finalista di MasterChef 14 innamorato delle “sue” Langhe
A tu per tu con Simone Grazioso, finalista di MasterChef 14 innamorato delle “sue” Langhe

Il 36enne imprenditore edile si augura che questa esperienza sia per lui un trampolino di lancio

Simone Grazioso, reduce della finale di MasterChef 14, ha assaporato la vittoria e sognato fino all’ultimo di conquistare il montepremi in palio, oltre al libro di ricette “Pentole e zodiaco”, in uscita l’11 marzo (Baldini+Castoldi) e l’ambitissimo corso di alta formazione all’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Nell’edizione più vista degli ultimi 4 anni il 36enne di La Morra, innamorato delle Langhe e della sua famiglia come ha confermato nel menù dell’ultima sfida, si è fatto notare e per lui sono arrivati anche i complimenti del governatore Cirio per il traguardo raggiunto della finale “dimostrando passione e amore per i prodotti del nostro territorio. Il Piemonte è orgoglioso di te!” le sue parole.

Si è chiusa l’edizione numero 14 di MasterChef, cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, trasmesso Sky e NOW e come ogni fine che si rispetti è tempo di bilanci per Simone che, puntata dopo puntata o meglio Pressure Test dopo Pressure Test è arrivato alla finalissima. Suo il record di presenze infatti ai test finali per rimanere in gara: “posso affermare con orgoglio di averli superati tutti”. 

D. Cosa ti porti dietro di questa esperienza? R. “Ogni singolo momento. E’ stato un privilegio indossare quel grembiule, affrontare la finale. E’ un’esperienza indelebile, un tatuaggio sul cuore che mi ha aiutato a crescere sia a livello culinario che umano e, allo stesso tempo, a tornare ragazzo, vivere un pò come ai tempi del liceo, in un clima di quando si andava a scuola, vivendoci anche al di fuori proprio come accadeva quando eravamo studenti.”
D. E’ stato come te lo eri immaginato? R. “Me lo ero immaginato più semplice a livello di gestione di stress, nel senso che ho capito che non è un gioco e non é per tutti. Pensavo di non esser all’altezza di un programma del quale sono stato grande fan ed ho sempre guardato dal divano. E’ stato vivere un sogno che si realizzava”.
D. Era la prima volta in cui provavi a partecipare a MasterChef? R. “In realtà ci avevo già provato nella scorsa edizione ma ho scoperto che la mia candidatura non è mai arrivata, essendo tutto on-line probabilmente ho fatto qualche errore nel compilare la domanda. Quest’anno è andata diversamente.”
DContinuerai a cucinare? R.”Assolutamente sì, vorrei imparare e studiare, andare all’estero, precisamente in Giappone perché penso che la cucina orientale mixata con quella piemontese possa portare grandi cose.”
D. Tornerai al tuo lavoro di imprenditore edile? R. “In realtà non ho mai smesso, quando si hanno degli obblighi questi vanno portati avanti. Oggi come oggi non so dare una risposta, magari lo farò non più come attività principale, ma affronterò le cose come ho fatto anche nel mio percorso a MasterChef, a piccoli passi, perché bisogna dimostrare di credere nei progetti per arrivare a realizzarli.”
D. Deluso dalla “non vittoria”? R. “Sono una persona competitiva come si è potuto vedere, ma quella competizione sana, deluso sarei se sapessi di non aver dato il massimo, quindi no, non ho l’amaro in bocca. Tra l’altro aver conquistato la casacca della finale in una prova altamente tecnica mi ha davvero fatto esclamare “WOW” ed affrontare serenamente la preparazione del mio menu, con la mia solita voglia di fare. Cucinare con la mia famiglia in studio, non ha prezzo, non ho rimpianti.”

D. Un piatto in particolare che ricordi più di altri? R. “Senza dubbio quello della prova con i Massari, anche questa una prova tecnica, quindi tra le mie preferite e anche l’ultima Mistery Box è stata motivo di soddisfazione per me, grazie a questa ho conquistato la casacca della finalissima.”

D. E’ un’esperienza che consiglieresti? R. “Sì come per tutte le persone che coltivano una passione e dei sogni, nel mio caso la cucina, bisogna coltivarli, non mollare e seguirli con tenacia”.

D. Obiettivi futuri? R. “Mi auguro che questo possa esser per me un trampolino di lancio e poter trasformare la mia passione in professione, ma lo faccio sempre mantenendo i piedi ben piantati a terra”.