A33 Asti-Cuneo: l’Osservatorio solleva dubbi sul completamento dell’autostrada

21 marzo 2025 | 10:46
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A33 Asti-Cuneo: l’Osservatorio solleva dubbi sul completamento dell’autostrada
Autostrada Asti-Cuneo
A33 Asti-Cuneo: l’Osservatorio solleva dubbi sul completamento dell’autostrada
A33 Asti-Cuneo: l’Osservatorio solleva dubbi sul completamento dell’autostrada

L’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero critica le dichiarazioni del Ministro Salvini sui tempi di completamento della Asti-Cuneo, evidenziando ritardi, problemi finanziari e incertezze sul pedaggio.

Alba – In un comunicato diffuso oggi, l’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero ha messo in dubbio le recenti dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini, secondo cui l’autostrada Asti-Cuneo sarà completata entro il 31 dicembre 2025. Secondo l’Osservatorio, la realtà dei fatti è ben diversa.
“La tratta 2.6.a, che collega il ponte sul Tanaro a Verduno, sarà completata non entro dicembre 2025, come dichiarato dal Ministro, ma nell’aprile 2026” afferma l’Osservatorio, sottolineando come già in passato fossero state annunciate scadenze poi non rispettate. “Prima si parlava di maggio 2024, poi di dicembre 2024, ma nessuna di queste date è stata rispettata”.
L’Osservatorio evidenzia inoltre che alcune auto potranno percorrere la tratta già a fine dicembre 2025, ma “probabilmente a corsia unica”, aggiungendo che questa affermazione “suona come un puro atto di cortesia nei confronti del Ministro, che è comunque sempre meglio non smentire”.
Un altro nodo ancora irrisolto riguarda la tangenziale di Alba. “Per il completamento definitivo dell’autostrada e l’attivazione dell’ultimo portale del free-flow mancano ancora le opere di adeguamento della tangenziale di Alba”, ricorda l’Osservatorio, sottolineando che la pratica è ferma alla Valutazione d’Impatto Ambientale avviata nel dicembre 2022. “Tutti temono che nei previsti 600 giorni di lavoro pesanti disagi possano verificarsi sulla tangenziale, che è utilizzata da poco meno di 40.000 veicoli al giorno”.
Tuttavia, secondo l’Osservatorio, il vero problema potrebbe non essere l’impatto ambientale, ma l’incertezza sui fondi necessari. “Non sarebbe la prima volta che l’Ambiente serve a coprire motivi ben più onerosi”, si legge nel comunicato, ipotizzando che le difficoltà economiche possano essere la vera causa dei ritardi.
Sul fronte del traffico, la società concessionaria prevede un incremento delle utenze sulla tratta 2.6.b già operativa, con il passaggio di circa 13.000 veicoli al giorno una volta completata la tratta 2.6.a. Ma l’Osservatorio avverte: “Questa previsione è tutta da verificare nel momento in cui i pendolari che gravitano su Alba si accorgeranno che devono pagare il pedaggio per la nuova autostrada. Andata e ritorno”.
Il comunicato si chiude con una riflessione sulla sostenibilità dell’opera: “Il completamento dell’autostrada rimane un obiettivo in bilico tra scadenze posticipate, problemi burocratici e dubbi sulla sostenibilità economica, mentre si avvicina la fine della concessione e il possibile ritorno della gestione all’ANAS”.