Carcere di Cuneo: luci e ombre dalla visita di Radicali Italiani e Possibile

9 marzo 2025 | 14:42
Share0
Carcere di Cuneo: luci e ombre dalla visita di Radicali Italiani e Possibile
Casa circondariale di Cuneo

Nonostante alcune note positive, come l’attività di panificazione, la situazione rimane critica, soprattutto per i detenuti con disturbi psichiatrici

Cuneo – Una visita con un bilancio contrastante, tra segnali di speranza e criticità persistenti. Radicali Italiani e Possibile hanno visitato la Casa circondariale di Cuneo, denunciando le difficili condizioni in cui versano detenuti e agenti penitenziari.
“Gli agenti sono sottonumerati, costretti a molti straordinari e senza supporto psicologico”, osserva Alice Depetro, della Direzione nazionale di Radicali Italiani. La struttura, inoltre, è vecchia e trasandata, con due sezioni del reparto Gesso fatiscenti e prive di videosorveglianza. Una situazione precaria che non ha ancora visto l’inizio dei lavori di manutenzione.
Giulia Marro, consigliera regionale del Piemonte di AVS in quota Possibile, sottolinea le condizioni preoccupanti del reparto isolamento e nuovi giunti, dove si trovano persone con disturbi psichiatrici difficili da gestire e non adeguatamente seguite. “Non è il carcere il luogo di riabilitazione di cui hanno bisogno”, afferma Marro, evidenziando l’impegno non richiesto che gli agenti devono comunque affrontare quotidianamente.
Nonostante le criticità, la visita ha registrato anche alcuni segnali positivi. “Rispetto a qualche mese fa si percepisce un clima più disteso, anche tra detenuti e agenti”, afferma Marro, complice anche il periodo del Ramadan. Inoltre, continua l’attività di panificazione che coinvolge alcuni detenuti.
“Le visite come queste permettono di monitorare le condizioni strutturali e umane del carcere”, concludono Depetro e Marro, ribadendo la necessità di superare l’attuale modello carcerario e ripensarlo in un’ottica di rieducazione.