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Conosciamo “Visit Valle Pesio – Cöeur ed Muntagna”

20 marzo 2025 | 19:49
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Conosciamo “Visit Valle Pesio – Cöeur ed Muntagna”

La neonata associazione Visit Valle Pesio si racconta all’Ente Parco Alpi Marittime. Progetti comuni e obiettivi condivisi per formare una rete e valorizzare il territorio della Valle Pesio

All’interno della newsletter settimanale dell’Ente Parco Alpi Marittime un’intervista a Gio Battista Canavese (Battistino), presidente della neonata associazione Visit Valle Pesio – Cöeur ed Muntagna il cui testo riportiamo integralmente qui di seguito.

Gio Battista Canavese, meglio conosciuto con il nome di “Battistino”, è un volto noto di Chiusa Pesio; ristoratore e albergatore, grande amante e conoscitore della Valle Pesio è il presidente della neonata associazione Visit Valle Pesio – Cöeur ed Muntagna. “Perché il cuore di tutti è proprio lì, ai piedi di quelle pareti rocciose” scrivono i membri dell’associazione sulla loro pagina Facebook. Il Cars, il Marguareis, la Mirauda, la Bisalta… Cime e pareti rocciose che l’associazione intende promuovere e valorizzare per avvicinare quei turisti consapevoli e rispettosi dell’ambiente e di chi ci lavora.

D. Ma come è nata l’associazione Battistino?
R. Tutto è nato da una domanda che mi sono posto spesso visitando altre valli e altre località turistiche: perché in Valle Pesio non riusciamo a sponsorizzare il nostro territorio come fanno gli altri? Abbiamo anche noi prodotti tipici, montagne mozzafiato e fitti boschi, luoghi incantevoli, insomma… Ciascuno di noi promuove il proprio lavoro singolarmente: c’è chi ha il bed and breakfast, chi l’albergo… Perché non riusciamo a fare qualcosa tutti insieme? Avevo questi pensieri in testa e non sapevo come partire, allora mi sono detto: “facciamo La castagna nel piatto!”. Con i ristoratori, gli albergatori, i bed and breakfast ci siamo impegnati per due mesi a realizzare piatti e menù che avevano come protagonista la castagna.
Però non bastava ancora. Questa idea deve avere un futuro ma non sapevamo come andare avanti. A gennaio quindi quasi tutti professionisti del turismo presenti in Valle si sono incontrati: ci siamo confrontati per pensare insieme come pubblicizzare, uniti, la Valle Pesio.
Fondamentale è stato l’aiuto di Simone Mondino (uno dei due Vagamondi): sono loro, i giovani imprenditori che hanno deciso di intraprendere questo viaggio che dovranno poi portare avanti negli anni. Sono tanti i giovani che hanno voglia di lavorare e di sperimentare, ma non dimentichiamo anche professionisti storici, come il Cannon d’Oro o l’Albergo Valle Pesio che hanno saputo rinnovare le loro strutture con investimenti importanti. Poi ci siamo chiesti: di cosa ha bisogno la Valle Pesio? Perché il turista dovrebbe venire nel nostro territorio, cosa abbiamo da offrire? Vado nelle Langhe e c’è il vino, vado in Liguria c’è il mare, e qui cosa possiamo offrire? Il turista qui viene per stare nella natura, per viverla passeggiando e andando in bicicletta. Ci siamo detti: dobbiamo partire da qui.
La nostra bella valle è come una torta decorata: la base è fatta dalle passeggiate e dalle escursioni con le mountain bike; le decorazioni invece sono le tante ciliegine come, ad esempio, la passeggiata a cavallo, l’arrampicata, la pesca.
A chi ci rivolgiamo? Al turismo sostenibile e familiare: vorremmo famiglie con i bambini, quelli che non fanno escursioni lunghe e faticose, ma percorrono sentieri e strade bianche più semplici, con lentezza e la voglia di scoprire luoghi poco frequentati e si fermano poi volentieri a gustare i prodotti del luogo e perché no, se li comprano e se li portano a casa.
Crediamo anche che molti stranieri cerchino luoghi come la nostra Valle: chi arriva da lontano e guarda una cartina turistica vede quella macchia verde, il Parco del Marguareis, che aiuta ad attrarre proprio quel tipo di turista che noi vorremmo vedere in Valle Pesio: il turista che viene per vivere la montagna ed è consapevole di come si va in montagna.

D. Quindi il primo passo è stato trovarvi e condividere i problemi e le possibili soluzioni, ma quali sono gli obiettivi futuri?
R. Abbiamo cercato un prodotto significativo che valorizzasse la Valle Pesio, un qualcosa che se arrivo in Valle Pesio posso portare a casa e regalarlo ad amici e parenti. E abbiamo pensato – e realizzato – a un cioccolatino con la castagna dentro che abbiamo chiamato Cöeur ed Muntagna, il cuore della montagna.
Ognuno di noi cucina già prodotti con la castagna come ingrediente principale: come associazione cercavamo qualcosa che ci unificasse e così è nato questo cioccolatino con una confezione a forma di castagna che lo contiene e che tutti, anche i commercianti che non hanno un’attività di tipo alimentare, potranno tenere in negozio e promuovere come elemento che unisce la nostra valle. Un altro progetto in cantiere è quello di registrare una ricetta di un biscotto con farina di castagne, così che possano produrli i panettieri e i pasticceri della Valle; speriamo di riuscirci! Sicuramente la prima cosa che intendiamo portare a termine è il sito internet dell’associazione, oltre alla realizzazione di uno scaldacollo con i colori e le parole delle nostre montagne: un elemento di visibilità che caratterizza gli associati e chi sostiene l’associazione.
Vorremmo inoltre realizzare una cartina completa del territorio della Valle Pesio. Un obiettivo importante che ci siamo posti è quello di organizzare un evento, anche di più giorni, con protagonista la montagna e che includa, magari per un dibattito, chi lavora con il turismo, ma anche i pastori, gli agricoltori e gli allevatori, e chi si occupa di conservazione ambientale. Radunarli tutti per affrontare insieme determinate tematiche e creare, in futuro, progetti condivisi.

D. Chi fa parte dell’Associazione Visit Valle Pesio?
R. Ad oggi abbiamo ricevuto l’adesione di quasi tutti gli esercizi che offrono ospitalità. Con il cioccolatino e i biscotti con la farina di castagna vorremmo coinvolgere anche tutti gli esercizi commerciali, i negozi di alimentari, i panettieri, insomma anche i commercianti della valle. Anche perché il cioccolatino, ad esempio, può diventare un regalo che il commerciante fa alla sua clientela fidata o al turista che compra in valle. Noi speriamo che gli alimentari e tutti gli esercenti della Valle riescano a capire l’importanza di avere un prodotto che ci unisce, un’identità comune. Se in tutti i negozi trovo quel cioccolatino il cliente comincerà a chiedersi il perché…

D. Qualcosa di simile, ma esteso a tutti i territori delle Aree Protette, è successa con il marchio Qualità Parco APAM che ha creato una rete tra i produttori e che ora cerca di sostenerli fornendo, ad esempio, formazione gratuita. Si potrebbe ragionare insieme anche in questo senso.
R. Esatto, il Marchio è stato una buona idea. Fare e ricevere formazione sul turismo sarebbe una buona cosa.
Anche perché, ad oggi siamo poco meno di venti nell’Associazione: nel Consiglio Direttivo siamo in undici, qualche giorno fa un socio mi ha detto “Io non sono nel Consiglio, ma vorrei partecipare a tutte le riunioni perché voglio darmi da fare e a questo progetto ci credo”.
La nostra sensazione, mia e degli altri membri dell’associazione, è che molti hanno voglia di fare e di partecipare, c’è fermento. Basta pensare che abbiamo fatto una riunione al Cannon d’Oro lunedì 10 marzo e credo sia stata, almeno secondo la mia esperienza e memoria, la prima riunione dopo probabilmente quarant’anni che ha riunito quasi tutti i chiusani ed erano entusiasti per questo progetto!
C’è fermento, c’è voglia di lavorare in tutte le stagioni e non solo nei weekend estivi. Anche perché se non si riesce a destagionalizzare le presenze dei turisti, le attività non riescono a raggiungere redditi adeguati per proseguire la loro attività.

D. Quindi lo scopo che vi spinge in questo progetto è creare una rete solida?
R. Esatto, una rete di persone che vive e lavora sul territorio e che affronta insieme i problemi. Se non troviamo insieme soluzioni ai problemi che possono presentarsi, non andremo da nessuna parte.
Ritengo fondamentale, ed è il pensiero condiviso dall’associazione, pensare a nuove idee e proposte e poi chiedersi: questo progetto può aiutare la Valle? Se sì lo facciamo, altrimenti pensiamo a qualcos’altro. E poi questo progetto ha qualche impatto sull’ambiente? La risposta non è scontata e allora è importante il confronto con chi si occupa della conservazione dell’ambiente e quindi con il Parco. Perciò è fondamentale la rete e il dialogo tra chi lavora sul territorio e chi lo tutela.