Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d’Africa alla mensa Caritas

25 marzo 2025 | 16:17
Share0
Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d’Africa alla mensa Caritas
Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d'Africa alla mensa Caritas
Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d’Africa alla mensa Caritas
Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d’Africa alla mensa Caritas
Cuneo, la comunità ivoriana porta i sapori d’Africa alla mensa Caritas

Ogni fine settimana, un gruppo di donne si dedica alla preparazione di circa 60 pasti, offrendo specialità come il riso ivoriano, stufati e dolci tradizionali.

Cuneo – La comunità ivoriana di Cuneo ha scelto di celebrare il Ramadan con un gesto di solidarietà, preparando pasti tipici per i senzatetto che si rivolgono alla mensa della Caritas. Un’iniziativa che ha portato un po’ di calore e conforto a chi vive in condizioni di difficoltà.
“Il Ramadan per noi è un mese di sacrificio, di riflessione, di perdono, ma soprattutto di generosità e di condivisione”, spiegano i membri della comunità. “È un tempo per praticare l’amore verso gli altri, per sentirsi vicini a chi soffre e a chi ha meno”.
Ogni fine settimana, un gruppo di donne si dedica alla preparazione di circa 60 pasti, offrendo specialità come il riso ivoriano, stufati e dolci tradizionali. “Con questi piatti vogliamo non solo nutrire, ma anche portare un po’ della nostra cultura e della nostra fede a chi ha più bisogno di conforto”, affermano.
La comunità ivoriana ha espresso la propria gratitudine alla Caritas di Cuneo per aver accolto la loro proposta e aver offerto loro l’opportunità di aiutare il prossimo. “Grazie a loro possiamo sentirci a casa, possiamo fare qualcosa di concreto, senza preoccupazioni legate alla burocrazia o alle difficoltà legali che incontriamo spesso in Europa”, sottolineano. “È grazie alla Caritas che il nostro sforzo viene accolto e condiviso, e sappiamo che il nostro cibo porta un po’ di conforto a chi ha un presente difficile”.
“Per noi, questo è il modo migliore per passare il Ramadan”, concludono. “Non si tratta solo di cucinare piatti esotici e complessi, ma di fare qualcosa che ci avvicina alla nostra fede e alla nostra cultura, dando a chi è meno fortunato la possibilità di sentirsi, almeno per un momento, meno solo”.