Cuneo, presentato il rapporto Oti Piemonte 2025

Nel corso di un evento presso la sede di Confindustria si è dibattuto su opere e progetti mettendo attorno a un tavolo rappresentanti delle imprese, operatori del settore e la politica. Timori sui tempi di attuazione dei cantieri Pnrr e per i vandalismi nei cantieri della Torino-Lione.
Ieri è stato presentato presso Confindustria Cuneo il Rapporto 2025 dell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture del Piemonte (OTI Piemonte) realizzato da Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte. Lo scopo di OTI è quello di monitorare le criticità e raccontare lo stato di avanzamento di 67 tra infrastrutture e progetti ritenuti strategici per il territorio. Il progetto consiste in un sito web in cui vengono raccolte e visualizzate le schede descrittive per ciascuna opera, con un aggiornamento periodico.
I contenuti del Rapporto sono stati analizzati nel corso di un evento dal titolo ‘Infrastrutture e logistica, più competitività per i territori’ realizzato in collaborazione con Confindustria Cuneo, Fondazione Slala e Regione Piemonte. Ad aprire Mariano Costamagna (presidente Confindustria Cuneo): “Cuneo è il luogo giusto per ospitare questa presentazione, perché è il territorio del Piemonte con la maggiore vocazione all’export e con i più intensi rapporti commerciali ed economici con l’estero. Allo stesso tempo è anche uno dei territori più penalizzati dal punto di vista infrastrutturale. Per anni abbiamo vissuto questa situazione di deficit in silenzio, con il tipico spirito sabaudo, fatto di lavoro e rispetto delle istituzioni. Invece di limitarci alla protesta, abbiamo scelto di lavorare concretamente con le istituzioni, ottenendo risultati importanti. La cabina di regia ‘gestita’ in questi anni ha permesso di sbloccare opere fondamentali, come l’autostrada Asti-Cuneo, ormai in dirittura d’arrivo, e il ripristino di collegamenti ferroviari essenziali, come la Cuneo- Savigliano-Saluzzo, preceduto dall’attivazione del collegamento diretto da Alba all’aeroporto di Caselle. Tuttavia, molto resta ancora da fare, a partire dalla riapertura del tunnel di Tenda, dove sicuramente ha pesato anche la burocrazia legata a un progetto che
riguarda le relazioni con un Paese estero. In ogni caso, lo sforzo per giungere in tempi brevi alla riapertura deve essere massimo. Come Confindustria Cuneo, mettiamo a disposizione le nostre competenze per continuare a collaborare con le istituzioni nel raggiungimento di questi obiettivi. Al contempo, però, restiamo attivi come ‘sentinella’ affinché si lavori per risolvere le criticità ancora aperte: colmare il gap infrastrutturale che paghiamo da tempo è essenziale per difendere il valore delle nostre aziende”.
Dopo un saluto della sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, e del presidente della Provincia, Luca Robaldo, ha poi preso la parola Leopoldo Destro, Delegato del Presidente di Confindustria per i Trasporti, la Logistica e l’Industria del Turismo: “Un sistema logistico moderno e ben infrastrutturato consente alle aziende di essere più competitive, meglio agganciate alle filiere globali e più attrattive per gli investitori esteri. Per questo, Confindustria ha avviato il progetto strategico di un Osservatorio Permanente sui flussi delle merci, con l’obiettivo di ottenere una mappatura complessiva e sistematica. L’auspicio è supportare le decisioni politiche nazionali di pianificazione, programmazione e investimenti infrastrutturali nel processo di incremento del trasporto multimodale e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, definiti a livello Ue. All’interno di questo progetto, si inserisce OTI ITALIA, piano di mappatura delle opere prioritarie per il Paese, al fine di rafforzare il ruolo dell’industria nella pianificazione strategica del settore”.
È stata poi la volta di Gian Paolo Coscia (Presidente Unioncamere Piemonte): “La collaborazione tra istituzioni, imprese e territorio è essenziale per superare le sfide e garantire che le infrastrutture siano adeguate alle esigenze del tessuto economico e sociale. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture si conferma uno strumento prezioso per monitorare l’andamento dei progetti, identificare le criticità e promuovere soluzioni condivise. Continueremo a lavorare con determinazione per un Piemonte dotato di infrastrutture moderne, efficienti e sostenibili, in grado di sostenere la crescita economica, attrarre investimenti e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini”.
“Il Rapporto OTI Piemonte 2025 offre una fotografia chiara della situazione infrastrutturale della nostra regione: un sistema in evoluzione, con investimenti significativi più di 27 miliardi entro il 2033 e progressi tangibili, ma anche criticità da affrontare con determinazione. Le infrastrutture sono la spina dorsale della competitività territoriale e della crescita economica, e il Piemonte, con la sua posizione strategica e i suoi collegamenti internazionali, deve saper cogliere questa opportunità – ha spiegato Cristina Manara, responsabile Oti Piemonte di Confindustria Piemonte – dobbiamo garantire tempi certi per la realizzazione delle opere, migliorare la logistica, potenziare l’intermodalità e puntare sulla sostenibilità. Solo così potremo rendere il Piemonte una vera piattaforma infrastrutturale europea. Confindustria Piemonte continuerà a lavorare affinché il dialogo tra istituzioni e imprese sia costante e produttivo, con l’obiettivo di trasformare questi progetti in realtà concrete a beneficio di tutto il territorio”.
Ha poi preso la parola Luca Crosetto (Presidente Camera di commercio di Cuneo), seguito da Enrico Bussalino (Assessore Logistica e Infrastrutture strategiche, Regione Piemonte), che sottolineato come la Regione stia portando il piano per la creazione della Zona Logistica Semplificata da 5mila ettari di superficie, e come di questi 1.500 ettari siano ancora da assegnare. Non solo, Bussalino ha anche anticipato che si lavora affinché tale Zls possa sovrapporsi alle Zes, in modo da semplificare le pratiche burocratiche, anche grazie a uno sportello unico dedicato agli imprenditori che intendano investirvi. Marco Gabusi (Assessore Trasporti e Infrastrutture, Regione Piemonte) tra gli altri punti, ha ricordato come domani si svolgerà un vertice con i concessionari autostradali per programmare la gestione dei flussi soprattutto nei periodi maggior traffico e come sulla variante di Demonte manchi solo più il via libera della Commissione Europea, essendo conclusi tutti gli iter amministrativi nazionali. Nel corso della tavola rotonda hanno preso poi la parola Bernardo Magrì (AD Autostrada Asti-Cuneo SPA), Nicola Prisco
(Commissario Straordinario di Governo per SS 20 del Colle di Tenda) e Paola Malabaila (Presidente Commissione Infrastrutture e Urbanistica Confindustria Piemonte e Presidente Ance Piemonte e Valle d’Aosta): “Le infrastrutture non sono solo opere da completare, ma condizioni abilitanti per attrarre investimenti e generare sviluppo. Il Piemonte ha un patrimonio progettuale importante, ma soffre ancora lentezze attuative e frammentazione decisionale” sottolinea. “Il PNRR rischia l’incompiutezza non per carenza di fondi, ma per rigidità temporali. Molte opere complesse non possono essere concluse entro il 2026 per ragioni tecniche, ambientali, procedurali. Chiedere più tempo non è una rinuncia, ma una condizione per garantire occupazione, coesione, crescita. È urgente aprire un confronto con l’UE per una proroga strutturata delle scadenze PNRR su opere esecutive e in avanzata progettazione” aggiunge Malabaila, evidenziando in chiusura come “nei cantieri strategici si registra un’escalation di atti dolosi e danneggiamenti, soprattutto sulla Torino-Lione. Oltre 50 le imprese coinvolte, con tre miliardi di investimenti in gioco, e alcune sono pronte a sospendere le attività”.
“Oggi il Piemonte è la regione logistica per eccellenza. Le imprese di questo settore sono tante, la logistica è il settore trainante del Paese, vale l’8% del Pil, con 1,4 milioni di addetti. La logistica deve essere un fiore all’occhiello per le imprese, ma dobbiamo poter formare il nostro personale. Noi imprenditori siamo abituati a convivere con la burocrazia, ma è quindi quanto mai importante snellire le procedure. E questo è tanto più evidente guardando ai dati di Oti, da cui emerge un quadro in chiaroscuro” ha spiegato Alberto Crivello, a.d. di Safim Logistics e Presidente Commissione Trasporti e Logistica Confindustria Piemonte, lasciando la parola ad Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte, che ha sottolineato come “noi imprenditori abbiamo il dovere di dire quello che non va alla politica”.
“L’Italia è un Paese complicato, e adesso che le carte sono finite sulla Asti-Cuneo, i lavori vanno avanti grazie al cross-financing. Entro l’anno l’opera ci sarà la percorribilità, e la dimostrazione è evidente a chiunque passi vicino al cantiere. Nei prossimi mesi avremo l’apertura del tunnel del colle di Tenda, poi la seconda canna del traforo autostradale del Frejus e la riapertura della linea ferroviaria. Abbiamo infine dato il via al tavolo tecnico per la seconda canna del traforo del Monte Bianco. Finora i francesi avevano bloccato anche questo primo passo. Se tutti questo accadrà, toglieremo l’isolamento che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Sul Terzo Valico ci sono problemi statici, ma è tutto gestito. Tra 6-7 anni, anche grazie alla Tav, avremo i corridoi europei in funzione, e l’hanno capito bene gli operatori logistici che hanno già comprato tutti i territori lungo queste grandi opere” ha concluso i lavori il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.