Cuneo si mobilita contro il “vuoto commerciale”: interpellanza per rivitalizzare il centro storico
25 marzo 2025 | 15:38

Un negozio di Via Roma
Il Consiglio comunale affronta la questione della chiusura dei negozi nel centro storico. Interpellanza di Paolo Armellini e un ventaglio di proposte per invertire la tendenza e rilanciare il commercio locale.
Cuneo – Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 24 marzo, uno degli argomenti trattati è stato quello del “vuoto commerciale” che affligge via Roma e altre zone della città. La chiusura di numerosi negozi, in particolare delle attività di vicinato, è un fenomeno in crescita che desta preoccupazione tra i consiglieri, tanto che Paolo Armellini (Indipendenti) ha presentato in proposito un’interpellanza.
Il consigliere sottolinea come l’abbandono dei centri storici e la chiusura dei negozi sia un problema comune a molte città italiane, con oltre 110.000 negozi chiusi negli ultimi 10 anni. A Cuneo, la situazione è particolarmente critica, con 17 esercizi commerciali chiusi nella sola via Roma, senza considerare le vie laterali.
Armellini evidenzia nel documento come il degrado fisico dei luoghi alimenti il degrado civico e sociale, con conseguenze sulla sicurezza. Inoltre, sottolinea la necessità di guardare alle iniziative di altre città che hanno affrontato problemi simili, pur riconoscendo la difficoltà di trovare una soluzione universale.
Nel corso del Consiglio sono state avanzate diverse proposte per arginare il fenomeno. Tra le idee proposte, spiccano quella di migliorare il trasporto pubblico, per rendere più accessibile il centro città e incentivarne la frequentazione; di rivedere il piano regolatore comunale, fermo al 2007, per adattarlo alle nuove esigenze del commercio locale; di monitorare il trasferimento degli istituti scolastici nelle periferie, fenomeno che potrebbe ridurre ulteriormente il flusso di persone nel centro storico.
Non mancano le proposte “creative”: creare un marchio per il centro storico, con l’obiettivo di promuovere le attività commerciali e turistiche della zona; valutare una tassazione comunale sugli affitti eccessivi, per contrastare il fenomeno dei locali sfitti a causa di canoni troppo elevati; introdurre agevolazioni per i parcheggi in centro, facilitando l’accesso ai clienti; estendere la cedolare secca ai negozi e ai capannoni, per incentivare l’affitto degli spazi commerciali.
L’assessore Luca Serale ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel contrastare il declino del commercio cittadino. Tra i progetti in corso, sono stati citati i bandi per il rifacimento delle vetrine e l’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre agli interventi di riqualificazione del mercato coperto. È stato inoltre ricordato il progetto Alcotra sulla mobilità commerciale dell’ultimo miglio, pensato per migliorare la logistica urbana.
Un’iniziativa concreta è già in programma: il 14 aprile si terrà un convegno regionale dedicato al fenomeno dei vuoti commerciali, un’occasione per discutere soluzioni condivise tra enti pubblici, commercianti e proprietari di immobili.
Un punto cruciale sollevato dai consiglieri riguarda il costo degli affitti commerciali. I canoni, spesso troppo elevati, scoraggiano l’apertura di nuove attività, in particolare da parte dei giovani imprenditori. Si è parlato anche della necessità di un cambio di mentalità da parte dei proprietari, affinché adeguino i prezzi alle nuove condizioni del mercato. Anche la fiscalità italiana, giudicata poco favorevole all’avvio di nuove imprese, è stata indicata come un elemento di criticità. Ma quella dipende dai politici romani.