Venerdì 7 marzo

Il Buongiorno di Cuneo24

7 marzo 2025 | 07:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1912 – Roald Amundsen annuncia la scoperta del Polo sud

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:52 e tramonta alle 18:30. Durata del giorno undici ore e trentotto minuti.

Santi del giorno
Sante Perpetua e Felicita, martiri, santa Felicita è la protettrice delle partorienti.
San Gaudioso di Brescia, vescovo.
Sant’Ardone di Aniano, sacerdote.

Avvenimenti
1912 – Roald Amundsen annuncia la scoperta del Polo sud.
1962 – I Beatles si presentano per la prima volta in pubblico indossando completi sartoriali durante il programma radiofonico dal vivo e con pubblico in sala Teenager’s Turn – Here We Go al Playhouse Theatre di Manchester.
1965 – A Selma (Alabama) la milizia di Stato e i locali tutori dell’ordine disperdono con la forza un gruppo di 600 dimostranti per i diritti civili; l’episodio venne trasmesso in televisione e soprannominato Bloody Sunday.
1985 – Pubblicazione del singolo We Are the World su iniziativa di Michael Jackson per raccogliere fondi per la carestia in Etiopia.

Nati in questo giorno
Luciano Spalletti – Nato a Certaldo (in provincia di Firenze) è un ex calciatore, centrocampista anche di Spezia, Viareggio ed Empoli; ma è da allenatore che ha avuto nettamente più notorietà nel mondo del pallone. Ingaggiato dall’Udinese, dall’Ancona e dalla Roma (dov’è rimasto oltre quattro anni, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa italiana), nel dicembre 2009 si è trasferito in Russia. Sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo ha conquistato due scudetti, una Coppa di Russia e una Supercoppa russa, prima dell’esonero del marzo 2014. Il 14 gennaio 2016 è ritornato sulla panchina giallorossa, sostituendo il tecnico francese Rudi Garcia, fino al 30 maggio 2017. Dieci giorni dopo è diventato l’allenatore dell’Inter, dove rimane fino all’esonero di maggio 2019. Dopo due anni di lontananza dai campi, è ingaggiato dal Napoli. Vinto lo scudetto nel campionato 2022/23, lascia i partenopei (venendo sostituito proprio da Rudi Garcia) e dal 18 agosto 2023 diventa l’allenatore della Nazionale italiana, che conduce alla qualificazione alla fase finale degli Europei 2024. Compie 66 anni.
Anna Magnani (1908/1973) – “Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una, che ci ho messo una vita a farmele!”. In questa frase c’è la vera, grande, anima di Nannarella (suo nome d’arte), che aveva la stessa spontaneità e forza drammatica sul set come nella vita reale. Massima espressione della “romanità” (come lei forse solo Aldo Fabrizi), a Roma venne alla luce e trascorse gran parte della vita, fino alla morte nel settembre del 1973. Come tanti cominciò anche lei a teatro, con l’avanspettacolo, passando dal 1934 sul grande schermo con parti secondarie e sette anni dopo con il ruolo di protagonista in Teresa Venerdì di Vittorio De Sica. Ad Hollywood iniziarono ad apprezzarla con la sublime interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un periodo), Roma città aperta, che le valse il Nastro d’argento e venne premiato alla prima edizione del Festival di Cannes, e successivamente con Bellissima (1951) del grande Luchino Visconti. Affascinato dalle sue qualità recitative il regista Daniel Mann la scritturò per interpretare la giovane immigrata negli USA, Serafina Delle Rose, ne La rosa tatuata. Fu un trionfo per la Magnani, che ricevendo nel 1956 l’Oscar (anticipato dal Golden Globe) come “miglior attrice protagonista”, entrò nella storia come prima attrice italiana a conquistare la “statuetta”. Anti-diva per eccellenza, pensò a uno scherzo quando glielo comunicarono e rinunciò a partecipare alla grande “notte di Los Angeles”. Tra le poche personalità italiane a vedersi dedicata una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, nella sua quarantennale carriera artistica vinse tra gli altri due David di Donatello e una Coppa Volpi (per “L’onorevole Angelina”) alla Mostra del Cinema di Venezia del 1947.

Eventi sportivi
1965 – Un Catania magico “strapazza” la Roma.

Proverbio / Citazione
Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio.
“Chi lavora seriamente non ha il tempo di essere felice” Luciano Spalletti