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Il Politecnico di Torino alla bocciofila di Rittana

7 marzo 2025 | 09:11
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Il Politecnico di Torino alla bocciofila di Rittana
Nelle foto: due momenti della visita degli studenti del Politecnico di Torino. Nella foto a cinque. da sinistra: Lorena Senesto del Teatro della Caduta, prof. Antonio De Rossi, Silvia Bongiovanni di Montagna Futura, Giacomo Doglio sindaco di Rittana, Flavio Degioanni della Cooperativa Proposta 80
Il Politecnico di Torino alla bocciofila di Rittana
Il Politecnico di Torino alla bocciofila di Rittana
Il Politecnico di Torino alla bocciofila di Rittana

Obiettivo del gruppo di lavoro è stato disegnare gli allestimenti interni degli spazi, che sorgono là dove un tempo c’era la bocciofila del paese

Lo scorso giovedì 6 marzo un gruppo di studenti del Politecnico di Torino del Dipartimento di Architettura e Design, guidati dal Prof. Antonio De Rossi, ha fatto tappa a Rittana, nella nuova struttura polivalente che sorge accanto alla chiesa dei santi Giovanni Battista e Mauro. Obiettivo del gruppo di lavoro è stato disegnare gli allestimenti interni degli spazi, che sorgono là dove un tempo c’era la bocciofila del paese.

La nuova bocciofila avrà una funzione vitale per Rittana. Non è un caso infatti che sia stato proprio il Prof. De Rossi a coordinare la giornata di lavoro. Ordinario al Dipartimento di Architettura e Design, da tempo si occupa di rigenerazione dei territori alpini. Restituire uno spazio alla comunità non è sufficiente. È necessario dare una funzione, fare in modo che la nuova struttura sia in piena sintonia con le esigenze degli abitanti di Rittana e dei paesi vicini. “Ciò che sta nascendo a Rittana – afferma il Prof. De Rossi – è qualcosa se non di unico, di molto raro per le nostre Alpi. Siamo chiamati a riempire di nuovo quegli spazi che negli ultimi decenni si sono svuotati. E da qui ripartire.”

Come una scintilla che innesca una reazione, questo dovrà essere la nuova bocciofila di Rittana. “Sarà l’occasione per dare l’avvio a processi di rigenerazione – sostiene Silvia Bongiovanni, coordinatrice del Distretto Montagna Futura – che oggi qui sono assolutamente necessari. La cultura, l’attenzione alla persona, la promozione del territorio, l’inclusione sociale sono i temi attorno ai quali le attività ruoteranno. Saranno quattro i soggetti coinvolti, tutti espressione del territorio: una cooperativa sociale (Proposta 80), un’associazione sportiva (Valle Stura Outdoor), un’ impresa sociale (Piani Verticali) e un’associazione culturale (Kosmoki etc). A queste si affiancherà l’esperienza del Teatro della Caduta di Torino. Lavoreremo con la cultura attraverso residenze  lavoreremo per creare nuovi servizi e una nuova proposta di fruizione della montagna, Crediamo sia un luogo che ancora non c’è, uno spazio al servizio di una nuova montagna metromontana e contemporanea.

Per Rittana, comune di 100 abitanti, un’opportunità da non perdere. “Questo borgo da alcuni anni ha avviato un processo di rigenerazione attraverso l’arte contemporanea che ha avuto grande impatto e risonanza anche molto lontano da qui – afferma il Sindaco Giacomo Doglio – Ora possiamo fare un ulteriore passo. Trasformare una bocciofila in un hub culturale per chi vive o transita per periodi più meno lunghi da Rittana, è un’idea nella quale credo fermamente. Questa sarà una risposta concreta a chi crede che per i piccoli borghi alpini il destino sia segnato.”

Montagna Futura è il distretto culturale della bassa valle Stura ed è composto dai comuni di Moiola, Roccasparvera, Rittana e Valloriate. Tutte le informazioni sono su www.montagnafutura.com. Per informazioni info@montagnafutura.com.