Inchiesta “Feudo 2” ribaltata: assolti gli ex sindaci del Roero

15 marzo 2025 | 08:51
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Inchiesta “Feudo 2” ribaltata: assolti gli ex sindaci del Roero
Il tribunale di Asti

Il tribunale di Asti ha assolto tre ex sindaci del Roero e altri funzionari, ribaltando le accuse di corruzione, truffa e falso. Si attende l’esito del primo filone che coinvolge ancora l’ex sindaco di Santo Stefano Roero

Asti – Sembra una sentenza netta, che ribalta completamente l’impianto accusatorio della Procura quella del tribunale di Asti che assolve tre ex sindaci di altrettanti comuni cuneesi del Roero: Carla Bonino di Vezza d’Alba con il vice Giuseppe Steffanino, Fulvio Coraglia di Montaldo Roero e Renato Maiolo di Santo Stefano Roero, quest’ultimo inquisito nel primo troncone dell’inchiesta “Feudo”, per il quale si andrà a giudizio il 2 aprile.
Dopo anni di indagini e un processo che aveva portato anche ad arresti e dimissioni, il tribunale ha stabilito che non c’era alcun “feudo” nel Roero e che le accuse di corruzione, truffa e falso erano infondate.
Ora resta da vedere cosa accadrà con il primo filone dell’inchiesta, che coinvolge ancora l’ex sindaco di Santo Stefano Roero. Se l’esito fosse simile, l’intera operazione giudiziaria subirebbe un duro colpo.
L’inchiesta “Feudo 2” aveva suscitato a suo tempo grande clamore perché descriveva un presunto sistema di gestione opaca della cosa pubblica nei comuni del Roero, incentrato sull’assegnazione di appalti e consulenze a soggetti ritenuti vicini agli amministratori. L’accusa parlava di un danno erariale di un milione e mezzo di euro, con funzionari comunali che avrebbero falsificato i bilanci.
Ora la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati del secondo filone cambia completamente la narrazione: il tribunale ha stabilito che le accuse non avevano fondamento, con una formula ampia che esclude anche il minimo dubbio sulla colpevolezza. Questo non solo scagiona i tre ex sindaci e i funzionari coinvolti, ma potrebbe anche avere ripercussioni sull’immagine della Procura di Asti e della Guardia di Finanza, che avevano condotto l’indagine.