Infrastrutture a Cuneo: luci e ombre nel rapporto OTI Piemonte 2025




Il rapporto OTI Piemonte, presentato ieri all’Unione Industriali, evidenzia da una parte progressi come la riapertura del Tenda a fine giugno e il completamento della A33 entro dicembre, ma anche ritardi per Demonte e Armo Cantarana
Cuneo – L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture del Piemonte (OTI Piemonte) è stato istituito vent’anni fa su iniziativa di Confindustria Piemonte, Unione Industriali Torino e Camera di Commercio di Torino. Dal 2020, il progetto è stato ampliato grazie al coinvolgimento della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte. La sua missione è monitorare lo stato di avanzamento di 67 infrastrutture strategiche, evidenziandone criticità e progressi.
Ieri il “Rapporto”, un quadro dettagliato sullo stato delle infrastrutture nella regione, è stato presentato a Cuneo in Confindustria.
Si tratta di un’analisi dettagliata sullo stato delle infrastrutture strategiche. L’evento, dal titolo “Infrastrutture e logistica, più competitività per i territori”, ha visto la partecipazione tra gli altri di Mariano Costamagna, Enrico Bussalino, Marco Gabusi, Bernardo Magrì, Paola Malabaila, Nicola Prisco e da remoto Alberto Cirio.
Il territorio cuneese – è detto nel rapporto – si trova al centro di importanti sviluppi infrastrutturali, ma anche di alcune criticità che necessitano attenzione. Tra le opere in fase di completamento, l’attesa apertura della nuova canna del Tunnel del Tenda, prevista per giugno 2025, e il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, tratto Verduno-Cherasco, atteso per dicembre 2025. Questi interventi secondo il rapporto rappresentano un miglioramento significativo per la viabilità e la connettività del territorio cuneese, con ricadute positive per l’economia e la mobilità locale.
Tuttavia, non mancano le criticità. Il rapporto evidenzia ritardi e difficoltà in alcune opere strategiche per la provincia. Tra queste, il traforo Armo-Cantarana e la variante di Demonte, dove permangono ostacoli burocratici come il via libera dell’UE e le difficoltà nel reperimento delle risorse necessarie.
Un’altra opera di rilievo per Cuneo è il raddoppio della ferrovia Fossano-Cuneo, un intervento che mira a potenziare il trasporto ferroviario e a migliorare i collegamenti con il resto della regione.
In generale, il documento evidenzia la realtà, ossia un quadro a due facce: da un lato, si registrano progressi e completamenti importanti, che testimoniano l’impegno nel potenziamento delle infrastrutture, ma permangono criticità e ritardi che richiedono un’azione decisa per essere superati.