Intesa Sanpaolo: previste nuove soppressioni di filiali e sportelli

Il sindacato FISAC CGIL ha diffuso un documento secondo il quale entro il 21 giugno e il 18 settembre dovrebbero essere dismessi alcuni punti operativi fondamentali come Farigliano, Frabosa Soprana, Limone Piemonte, Magliano Alpi, Valdieri, Vinadio
Cuneo – La provincia di Cuneo si prepara a importanti trasformazioni nell’ambito dei servizi bancari territoriali, con un’ondata di accorpamenti e chiusure di filiali e sportelli di Intesa Sanpaolo. La rivoluzione è prevista dal Piano Territoriale 2025 dell’istituto bancario, pubblicato mercoledì 5 marzo dal sindacato Fisac CGIL a questo indirizzo (https://www.fisac-cgil.it/146734/intesa-sanpaolo-revisione-rete).
Questo programma di riorganizzazione mira, secondo l’istituto a ottimizzare la rete di punti operativi, razionalizzando le risorse disponibili e migliorando l’efficienza del sistema.
Il piano prevede la chiusura di diverse filiali e sportelli. In particolare, entro il 21 giugno 2025, saranno dismessi alcuni punti operativi fondamentali per il territorio, tra cui quelli di Barge, Farigliano, Magliano Alfieri, Mango, Murazzano. Un ulteriore ciclo di chiusure è previsto per il 18 ottobre 2025, interessando anche lo sportello di Frabosa Soprana, Limone Piemonte, Magliano Alpi, Valdieri e Vinadio.
Parallelamente, alcune filiali verranno accorpate per concentrare i servizi in punti strategici. Ad esempio, lo sportello di Peveragno sarà integrato con un’altra sede operativa, Beinette e successivamente con Chiusa di Pesio, seguendo la logica di centralizzazione delle risorse. Questo modello di razionalizzazione mira a mantenere attivi i servizi, pur riducendo il numero di punti fisici sul territorio.
Questi cambiamenti potrebbero avere un impatto significativo sulla popolazione, in particolare nelle aree più periferiche, dove la presenza di sportelli è cruciale per l’accesso a determinati servizi.
Il Presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero, ha inviato una lettera al CEO di Intesa-SanPaolo Carlo Messina, affinché venga bloccato il piano di chiusure di uffici e sportelli bancari sui territori. “Le notizie che la banca torinese ha diffuso sono preoccupanti – evidenzia Colombero -. Dopo la sforbiciata di filiali nei piccoli Comuni, ora vengono chiusi uffici in altri piccoli e medi centri, non solo montani. Condividiamo con i Sindaci, e anche con i Sindacati dei lavoratori, moltissime preoccupazioni. Messina blocchi il piano di riduzioni. Che indebolisce i territori e che fa male. ABI ritorni al tavolo convocato dall’Assessore Gallo in Regione. Dopo la prima seduta, alla quale eravamo presenti, non hanno più dato notizie alla Giunta e a noi. Intesa-SanPaolo fermi ogni chiusura. Intervengano Governo e Parlamento per bloccare la desertificazione bancaria che comporta fragilità del sistema economico e difficoltà per le comunità locali”.