Missione in Albania dell’assessore Riboldi per reclutare professionisti

5 marzo 2025 | 11:11
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Missione in Albania dell’assessore Riboldi per reclutare professionisti
Federico Riboldi in Albania

Un viaggio istituzionale per colmare la carenza di 6.000 infermieri nella regione. L’assessore alla Sanità Riboldi punta su accordi con le università albanesi per attrarre personale qualificato

La Regione Piemonte guarda all’Albania per affrontare l’emergenza legata alla carenza di infermieri negli ospedali. L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha avviato una missione istituzionale per individuare soluzioni concrete a un problema che pesa sempre di più sul sistema sanitario locale. Alla delegazione partecipano anche Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Torino, Luca Ragazzoni, delegato all’Internazionalizzazione dell’Università del Piemonte Orientale, e Valerio Dimonte, presidente del corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Torino.

Secondo i dati, in Piemonte mancano circa 6.000 infermieri e si prevedono fino a 1.000 pensionamenti all’anno solo nel settore pubblico. “Stiamo lavorando senza sosta per trovare soluzioni immediate e a lungo termine”, ha dichiarato Riboldi. Tra le misure proposte ci sono borse di studio per incentivare la formazione e l’attrazione di professionisti da Paesi affini dal punto di vista linguistico e culturale, come l’Albania.

In Albania sono presenti 13 facoltà di Infermieristica che ogni anno laureano circa 2.000 infermieri. La missione piemontese punta a stabilire percorsi di parificazione tra i titoli di studio, verificare le competenze dei professionisti e facilitare l’inserimento di infermieri albanesi negli ospedali regionali.

Durante la missione, la delegazione ha incontrato i rappresentanti di 12 università albanesi, tra cui l’Università Barleti, la Statale e la Cattolica di Tirana, e gli atenei di Scutari, Durazzo, Elbasan, Valona e Argirocastro. “L’interesse per il nostro sistema sanitario è alto e siamo fiduciosi di poter avviare un percorso amministrativo per formalizzare i primi accordi”, ha spiegato Riboldi.

L’assessore ha tenuto a precisare che il reclutamento di personale dall’estero non mira a togliere opportunità ai giovani italiani, ma a garantire un servizio sanitario efficiente ai cittadini piemontesi.“L’obiettivo è affiancare misure strutturali di lungo periodo, come il miglioramento delle condizioni contrattuali e il potenziamento della formazione, a interventi immediati per rispondere alle esigenze degli ospedali e dei pazienti”.

Tra le altre iniziative in corso, la Regione sta studiando incentivi economici per gli infermieri italiani e l’attivazione di borse di studio per rendere la professione più attrattiva. “Non possiamo permetterci di rimanere fermi: servono azioni concrete e immediate per risolvere la crisi”, ha concluso Riboldi.