Ponte dell’Olla, nuovo allarme: “Serve un ponte nuovo, non solo rattoppi”

12 marzo 2025 | 16:44
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Ponte dell’Olla, nuovo allarme: “Serve un ponte nuovo, non solo rattoppi”
Il Ponte dell'Olla a Gaiola

Distacchi continui, traffico insostenibile e il rischio di isolamento: un appello urgente da parte di amministratori e politici per una soluzione definitiva al problema del Ponte dell’Olla. Non basta la manutenzione, serve una nuova infrastruttura

Gaiola – I recenti distacchi dal Ponte dell’Olla hanno riportato l’attenzione su una situazione critica che da anni affligge non solo la Valle Stura ma l’intero Nord Ovest. L’infrastruttura, cruciale per i collegamenti tra il Sud Piemonte e la Francia, mostra segni di cedimento sempre più preoccupanti, e l’appello lanciato da amministratori e politici è unanime: non basta più la manutenzione ordinaria, serve un nuovo ponte.
“È inaccettabile che, a distanza di quattro anni dall’ultimo intervento d’emergenza e dopo dieci anni dai primi segnali di deterioramento, il risanamento conservativo del ponte sia ancora fermo”, tuonano i firmatari dell’appello, tra cui Matteo Giordano, segretario del circolo PD Borgo San Dalmazzo e valli, Loris Emanuel, sindaco di Moiola e presidente dell’Unione Montana Valle Stura, Mauro Calderoni, consigliere regionale PD, e l’Onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del PD.
La richiesta ad Anas è chiara: comunicare immediatamente tempi certi per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza. Ma l’appello va oltre, sottolineando la necessità di una visione a lungo termine: “Il semplice risanamento non basta: serve un progetto chiaro e concreto per la realizzazione di un nuovo ponte, capace di sostenere il traffico moderno e garantire sicurezza e benessere di chi vive e lavora in valle Stura”.
Costruito nel 1887 e parzialmente ricostruito nella prima metà del ‘900, il Ponte dell’Olla non è stato concepito per sopportare l’attuale volume di traffico, composto ogni giorno da centinaia di tir che percorrono la Statale 21 della Maddalena. Un’infrastruttura vetusta che rappresenta, paradossalmente, l’unico collegamento reale tra il Sud Piemonte e l’Europa.
Il rischio di isolamento del territorio è concreto, soprattutto considerando i ritardi sul cantiere del tunnel del Tenda e i lavori di manutenzione sull’autostrada Torino-Savona, che limitano ulteriormente le vie di comunicazione alternative.
“Non possiamo permetterci di attendere oltre”, ribadiscono i firmatari. “La messa in sicurezza è indispensabile e non più procrastinabile e deve essere accompagnata da una visione a lungo termine: la progettazione e la costruzione di un nuovo ponte moderno e sicuro”.
L’appello è rivolto alle istituzioni competenti, ad Anas e al Governo, affinché riconoscano l’urgenza della situazione e inseriscano la realizzazione di un nuovo ponte tra le opere prioritarie per il Piemonte e per il Paese. Un invito anche a Provincia e Regione a farsi parte attiva in questa battaglia per il futuro della valle Stura e dei collegamenti internazionali. “Non c’è più tempo da perdere”, concludono i firmatari, sottolineando l’importanza di scelte concrete e tempestive.