Radicali e Azione al carcere di Saluzzo: “miglioramenti, ma restano criticità”

“Il padiglione vecchio della struttura presenta ancora problemi strutturali, come la mancanza di acqua calda e docce nelle celle. Tuttavia, il riscaldamento è migliorato rispetto agli anni precedenti. Un altro punto critico riguarda la difficoltà dei magistrati di sorveglianza nel visitare la struttura, principalmente a causa di problemi di organico”
Dopo avere visitato ieri (sabato 8 marzo) il carcere di Saluzzo, i rappresentanti cuneesi di Radicali Italiani e Azione hanno condotto un monitoraggio delle condizioni strutturali e della qualità della vita sia del personale che dei detenuti. La visita – secondo quanto riferito – ha evidenziato alcuni miglioramenti significativi, ma ha anche portato alla luce diverse criticità che necessitano di interventi urgenti.
La delegazione, composta da Alice Depetro di Radicali Italiani e Daniela Ruffino di Azione, ha rilevato che il padiglione vecchio della struttura presenta ancora problemi strutturali, come la mancanza di acqua calda e docce nelle celle. Tuttavia, il riscaldamento è migliorato rispetto agli anni precedenti. Un altro punto critico riguarda la difficoltà dei magistrati di sorveglianza nel visitare la struttura, principalmente a causa di problemi di organico.
Daniela Ruffino ha sottolineato l’importanza del progetto “Spem”, un’iniziativa di supporto psicologico per gli agenti della Polizia Penitenziaria, che ha raccolto poche adesioni a causa della mancanza di accesso anonimo. Inoltre viene evidenziata la copertura della pianta organica dei 7 educatori. La capienza del carcere, con 352 detenuti su una capienza massima di 400, viene considerata adeguata. Molti detenuti sono impegnati in laboratori e corsi professionali, scolastici e universitari, dimostrando una forte motivazione nonostante la gestione dell’alta sicurezza.
Tra le criticità più rilevanti, la mancanza di un Comandante assegnato al carcere di Saluzzo e la carenza di personale della Polizia Penitenziaria, con un deficit dell’85% per i sovrintendenti e del 60% per gli ispettori.
La visita ha evidenziato la necessità di interventi mirati per migliorare le condizioni strutturali e organizzative del carcere di Saluzzo. La presenza di progetti di supporto psicologico e l’alta partecipazione dei detenuti ai corsi professionali e scolastici rappresentano aspetti positivi, ma le criticità riguardanti il personale e la mancanza di un Comandante richiedono soluzioni immediate.