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L’8 marzo visto dalle donne della giunta del Comune di Saluzzo

8 marzo 2025 | 10:02
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L’8 marzo visto dalle donne della giunta del Comune di Saluzzo

Le parole della vicesindaco Francesca Neberti, dell’assessora al Sociale e all’Integrazione Fiammetta Rosso e dell’assessora alle Pari opportunità Attilia Gullino

Saluzzo. Oggi, 8 marzo 2025, Giornata internazionale della donna, gli interventi delle donne della giunta comunale.

“L’8 marzo ci ricorda che il cammino verso la giustizia sociale è ancora lungo – le parole della vicesindaco Francesca Neberti ma ogni passo fatto verso la parità di genere non è solo un obiettivo da raggiungere per il bene delle donne ma è un trionfo per tutti“.

Si aggiunge l’assessora al Sociale e all’Integrazione Fiammetta Rosso: “In questa Giornata internazionale delle donne che si celebra in uno scenario tanto drammatico ed incerto il mio pensiero è rivolto a tutte le donne che nei conflitti continuano, nonostante tutto, a resistere e in ogni forma a lavorare per la Pace. La guerra ancora e sempre si combatte sui corpi e contro le vite delle donne, perché la violenza non fa che alimentare ed autorizzare altra violenza e perché dove c’è guerra vengono cancellati i diritti con fatica conquistati, arretra la parità, viene negato persino un orizzonte possibile di emancipazione e futuro”.

Ed infine l’assessora alle Pari opportunità Attilia Gullino: “In occasione del mese di marzo la Consulta Pari opportunità del Comune di Saluzzo organizza una rassegna di eventi di sensibilizzazione sul tema della tutela dei diritti contro ogni forma di discriminazione. Quest’anno, con la presidenza di Alessandra Tugnoli, molti sono i temi toccati da iniziative delle diverse associazioni componenti e da iniziative proprie della consulta. Martedì è stato Zonta ad aprire la rassegna, che continuerà per tutto il mese. La Giornata internazionale della donna ed è anche un momento di riflessione collettiva sul ruolo delle donne nella società di oggi, sulla tanta strada fatta dal “popolo delle donne” attraverso la lotta per il riconoscimento dei diritti e l’impegno civile e politico, che negli ultimi 40 anni è stata rivoluzionaria se si pensa a quale era la condizione femminile soltanto 100 anni fa. La strada ancora da fare non può prescindere da una sana e reciproca condivisione di obiettivi e di ruoli con le figure maschili, partendo da un’educazione alla affettività e al rispetto che sono responsabilità di tutta la comunità“.