Sicurezza stradale: sopralluogo di Robaldo a San Lorenzo di Peveragno
Presidente e tecnici della Provincia questa mattina sulla SP5 dove da tempo residenti e utenti delle locali infrastrutture chiedono interventi tesi ad attenuare la velocità dei veicoli in transito e ad aumentare la sicurezza stradale
Nella mattinata di oggi (giovedì 13 marzo) il presidente Luca Robaldo e due tecnici della Provincia hanno effettuato un sopralluogo sulla “Strada Provinciale 5” in Frazione San Lorenzo di Peveragno dove, da molti anni, residenti e utenti delle locali infrastrutture scolastiche e del baby parking “Il Nido dei Bimbi” chiedono interventi urgenti per aumentare la sicurezza stradale. Anche solo circoscrivendo la narrazione alla cronaca recente, risale infatti a dicembre 2022 una “raccolta firme” consegnata a Provincia e Comune di Peveragno senza successo. Di tenore diametralmente opposto l’esito di una nuova petizione, proposta ai medesimi interlocutori qualche settimana fa. Questa volta, infatti, i firmatari hanno raggiunto lo scopo visto che il presidente della Provincia ha deciso di recarsi personalmente a verificare la situazione. Repetita iuvant, evidentemente.
Così, questa mattina, il sindaco Paolo Renaudi e la sua vice Vilma Ghigo (presenti anche i consiglieri comunali Adriano Renaudi, Pierangelo Mattalia e Gloria Gavotto oltre alla titolare del baby parking Cinzia Marchisio) hanno illustrato ai rappresentanti provinciali i punti di maggiore criticità della zona, proponendo loro alcuni interventi ritenuti utili ad attenuare il problema. “In questo momento sono ipotesi sul tavolo – ci spiega il sindaco Renaudi. – Verrà fatto uno studio complessivo di tutto il tronco stradale, calcolando che ci sono problematiche diverse: l’eccessiva velocità nella zona del Rassano con incidenti anche pesanti, la velocità eccessiva e il rischio molto elevato nell’attraversamento pedonale in zona scuola materna e scuola primaria quindi nel cuore della frazione, e di nuovo la velocità elevata in zona baby-parking. Le soluzioni sul tavolo sono diverse tra cui lo spostamento dell’impianto semaforico (rendendolo fisso) all’incrocio con via Don Nasi e con la piazza per dargli una costante funzione calmieratrice della velocità, oltre a dei disassamenti di circa mezzo metro e all’introduzione di spartitraffico a centro strada. E’ inoltre anche possibile prevedere un impianto di telecamera intelligente sul semaforo che sanziona chi non si ferma ed anche questo potrebbe avere una funzione calmieratrice. Si tratta di soluzioni su cui stiamo ragionando con i tecnici che incaricheremo a breve e con la Provincia per arrivare a una soluzione che probabilmente richiederà molti lotti di intervento differenziati con tempi e costi non indifferenti, ma sul tavolo non ci possono essere soluzioni diverse da quelle che possono essere applicabili su una strada provinciale dunque è inutile insistere su dossi e rialzi e men che meno su rotonde rallentatrici che, per costi e priorità della Provincia, non avrebbero possibilità di essere realizzati”.
Dal canto suo Robaldo, per meglio comprendere l’entità del problema, ha annunciato l’introduzione di un sistema di rilevamento sia del numero di passaggi veicolari giornalieri, sia della velocità con cui questi vengono effettuati. Sarà l’analisi dei dati raccolti a suggerire quali siano i più adeguati accorgimenti da adottare. Contromisure per le quali, è facile immaginare, per ragioni sia economiche sia di programmazione, occorrerà comunque parecchio tempo: mesi? anni?
Sulla questione tuttavia il dibattito resta acceso e proseguirà lunedì 17 marzo (a partire dalle 18.30) nel consiglio comunale durante il quale verrà discussa la mozione attraverso cui i consiglieri Gavotto, Renaudi (Adriano), Mattalia, Piacenza e Cisnetti chiedono a sindaco e giunta comunale di impegnarsi “ad adottare nel più breve tempo possibile soluzioni che davvero mitighino la velocità dei veicoli in transito e che garantiscano la presenza di almeno un agente di Polizia Locale in tutti i momenti di ingresso e di uscita dalla scuola primaria degli alunni, compresi quelli di ingresso/uscita dalla mensa per la pausa pranzo”.