Tifoso del Bra condannato a sette anni di divieto di accesso allo stadio

Insieme ad altri sostenitori, ha cercato di aggredire i tifosi della squadra avversaria, causando disordini che sono stati evitati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
Il Questore della provincia di Cuneo ha emesso un provvedimento di divieto di accesso allo stadio (D.A.Spo.) della durata di sette anni nei confronti di un tifoso del Bra. Il provvedimento è stato emesso a seguito di gravi comportamenti tenuti durante una partita di calcio, che hanno messo a rischio l’ordine pubblico.
Il tifoso, un cittadino italiano di 59 anni residente a Bra, è stato coinvolto in condotte di minaccia e turbativa dell’ordine pubblico durante l’incontro tra l’A.C. Bra e la S.S. Novaromentin di Romentino, disputato il 9 febbraio scorso. L’incontro si è concluso con il risultato di 3-2 a favore della squadra ospite. Il tifoso, insieme ad altri sostenitori, ha cercato di aggredire i tifosi della squadra avversaria, causando disordini che sono stati evitati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
Il provvedimento emesso dal Questore prevede il divieto di accesso a tutti gli stadi e impianti sportivi in cui si svolgono competizioni di calcio, sia ufficiali che amichevoli, per un periodo di sette anni. Inoltre, il tifoso è stato obbligato a firmare presso il Comando Stazione dei Carabinieri di Bra per un anno. Questo provvedimento è stato preso in considerazione della recidiva del tifoso, che era già stato colpito da due precedenti D.A.Spo. sportivi. La legge n. 401/1989 prevede che, in casi di recidiva, la durata del nuovo divieto non possa essere inferiore a cinque anni e superiore a dieci anni.
Il Questore della provincia di Cuneo ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole di convivenza civile da parte delle tifoserie e ha ribadito che ogni violazione sarà perseguita in base alle leggi vigenti.