Treni riattivati a Saluzzo, Calderoni: “tanto lavoro da fare per integrare ferro e gomma”

Secondo il consigliere regionale del PD “occorre che la Regione con Agenzia della Mobilità, insieme a Comuni e utenza, si confrontino per ottimizzare gli orari ed evitare sovrapposizioni tra bus e treni che ad oggi partono e arrivano alla stessa ora”
Il consigliere regionale Mauro Calderoni (PD) interviene sulla linea ferroviaria da Saluzzo (di cui è stato sindaco fino al 2024) verso Savigliano e Cuneo riattivata un mese fa. Un servizio che, novità assoluta sia a livello regionale che nazionale, è stato affidato all’azienda “Arenaways”.
«Le tratte, attive fin dall’800, erano state soppresse dalla giunta regionale di Roberto Cota nel 2012 – fa notare Calderoni. – Il suo successore Sergio Chiamparino nel 2019 aveva riattivato i convogli da e per Savigliano, ma nel marzo del 2020, tutte le corse sono state sospese dalla Regione a guida Alberto Cirio e non sono più ripartite. Al posto dei treni era stato istituito un servizio di bus di linea».
«Il ritorno del treno a Saluzzo – dichiara l’ex primo cittadino della città del Marchesato – è un’ottima notizia per le Terre del Monviso e per tutta la provincia di Cuneo perché gli utenti possono avere a disposizione servizi più efficienti e moderni. Occorre, però, che la Regione con Agenzia della Mobilità, insieme a Comuni e utenza, si confrontino per ottimizzare gli orari ed evitare sovrapposizioni tra bus e treni che ad oggi partono e arrivano alla stessa ora».
«Va ricordato – aggiunge Calderoni – che si tratta di corse del trasporto pubblico locale i cui costi sono coperti da soldi pubblici, in questo caso della Regione. Risorse, quindi, che vanno utilizzate al meglio, senza duplicazioni e cercando di evitare dei buchi orari, cioè periodi della giornata senza
treni o bus».
«A partire da questa settimana – prosegue Calderoni – Agenzia della Mobilità dovrebbe fare entrare in vigore alcuni cambi agli orari delle linee ferroviarie e di pullman, ma alcune criticità restano, come evidenziato anche da un servizio del Corriere di Saluzzo in edicola il 28 febbraio e dal titolo «Prove di matrimonio tra ferro e gomma». «Ci sono momenti della giornata – si legge nell’articolo – scoperti dal servizio e altri dove pullman e treno viaggiano insieme».
«Il reportage del settimanale – conclude il consigliere regionale – evidenzia come ci sia ancora tanto lavoro da fare per ottimizzare questo servizio fondamentale per chi vuole spostarsi da e per il Saluzzese. Ora serve un ulteriore salto di qualità: visto che si tratta di corse pagate con i soldi dei contribuenti, i convogli devono essere utilizzati in modo razionale. Ad esempio, un’ipotesi è che Agenzia della Mobilità trasferisca anche gli studenti pendolari sui treni. Un grande lavoro che però va fatto adesso, subito, in vista del prossimo orario generale dei treni per il 2026».