Alba – Una speranza che si fa sempre più concreta per il territorio di Langhe e Roero: il Tribunale di Alba potrebbe presto tornare operativo. Il suo inserimento nel dossier del Ministero della Giustizia per le riaperture, nell’ambito della riforma dell’amministrazione giudiziaria, rappresenta un passo avanti significativo.

La chiusura del Tribunale, avvenuta il 16 giugno 2014 insieme a quelle di Mondovì e Saluzzo a seguito di una riforma giudiziaria, ha rappresentato una ferita profonda per il territorio. Fin da subito, avvocati e politici locali si sono battuti con tenacia contro questa decisione, evidenziando l’importanza cruciale del presidio giudiziario per la comunità albese e braidese.

Oggi, il Governo sembra aver aperto uno spiraglio, valutando la riapertura di alcuni tribunali chiusi nel 2014, e Alba si trova tra i candidati più promettenti. I sopralluoghi tecnici effettuati presso la vecchia sede del Tribunale hanno dato esito positivo, confermando la fattibilità del progetto.

La riapertura del Tribunale di Alba gode di un ampio sostegno politico e istituzionale. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sta seguendo da vicino la questione. Anche il senatore Giorgio Bergesio e il deputato Enrico Costa hanno espresso il loro pieno supporto. Anche il sindaco di Alba, Alberto Gatto, ha assicurato di lavorare a stretto contatto con la Regione per “sanare una ferita aperta dal 2012”.

La riapertura del Tribunale di Alba è considerata fondamentale per garantire un servizio indispensabile in un territorio dinamico e in crescita come Langhe e Roero, caratterizzato da un tessuto economico vivace. Inoltre, il Tribunale di Alba era stato più volte riconosciuto, prima della soppressione,  come un esempio di efficienza e virtuosità.