Comune di Valdieri
Cuneo Possibile
Ente Aree Protette Alpi Marittime
Istituto Comprensivo di Robilante
Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo
Partito Democratico della provincia di Cuneo
Rifondazione Comunista cuneo
Unione Montana Alpi del Mare
Cuneese
Dalla provincia
Claudio Baudino
Guido Giordana
Valdieri, polemiche sulla Memoria della Resistenza: è divisiva?
29 marzo 2025 | 11:11

Guido Giordana
La piantumazione di 12 gelsi a Valdieri, in onore dei partigiani della “Banda Italia Libera” e dei Principi Fondamentali della Costituzione, scatena le polemiche. Il sindaco Giordana esprime forti riserve, definendo l’iniziativa “divisiva”, mentre il Partito Democratico chiede chiarimenti e rettifiche.
Valdieri – La manifestazione prevista per il 1° aprile a Valdieri, un evento che vedrà gli studenti delle scuole primarie e secondarie della Valle Gesso impegnati nella piantumazione di 12 gelsi lungo il suggestivo sentiero che conduce al santuario della Madonna del Colletto, si sta trasformando in un acceso motivo di discussione.
L’iniziativa, promossa congiuntamente dal Comune di Valdierie dall’Ente Aree Protette Alpi Marittime, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo e l’Istituto Comprensivo di Robilante, intende commemorare in modo simbolico i 12 valorosi partigiani che, nel lontano 1943, proprio in questi luoghi, diedero vita alla “Banda Italia Libera”, un gruppo che svolse un ruolo fondamentale nella Resistenza italiana, culminata con la Liberazione del Paese dal regime nazifascista nel 1945. Allo stesso tempo, i 12 gelsi rappresenterebbero i 12 Principi Fondamentali della Costituzione Italiana, i valori cardine su cui si fonda la Repubblica. Ogni albero sarà accompagnato da un pannello esplicativo, che riporterà il nome di un partigiano e il testo di un articolo dei Principi Fondamentali.
Tuttavia, l’evento ha suscitato la ferma opposizione del sindaco di Valdieri, Guido Giordana, il quale, nonostante il suo Comune sia tra gli organizzatori, ha espresso pubblicamente la sua contrarietà. Giordana ha definito l’iniziativa “divisiva”, scatenando un’ondata di critiche da parte del Partito Democratico della Provincia di Cuneo. Il partito ha richiesto un chiarimento o una rettifica delle dichiarazioni del sindaco, sottolineando l’importanza di preservare la memoria della Resistenza come patrimonio condiviso.
Ferma condanna alle parole di Giordana anche da Cuneo Possibile: “Nel Comune della valle Gesso – si legge in una nota – si celebra la Costituzione, ma omettendo di ricordare chi ha dato la vita per regalarcela. Il sindaco di Valdieri, con un equilibrismo degno di un Savoia in fuga ci spiega che la lotta di Liberazione è “divisiva”. Probabilmente preferirebbe un racconto incolore, in cui la libertà è spuntata come un fungo dopo la pioggia e i nazifascisti si sono sciolti come neve al sole… E così Valdieri ci insegna un nuovo modo di affrontare il passato: annacquarlo, renderlo vago e accogliente, perché ricordare chi combatteva contro i fascisti potrebbe turbare i fascisti di oggi. Chissà, magari la prossima iniziativa sarà una bella conferenza su “Mussolini e il suo complesso rapporto con i treni” o “Come la dittatura ha reso l’Italia unita (ma non troppo). Intanto, mentre in tutta Italia si ricorda chi ha dato la vita per liberarla, a Valdieri si preferisce una versione più soft: fascisti e partigiani, tutti uguali, tutti brave persone, tutti un po’ vittime della guerra. Un bel minestrone di memoria selettiva, condito con un po’ di revisionismo e servito tiepido, per non urtare gli stomaci più delicati. Ma tranquilli: il 25 aprile rimane festa. Così almeno possiamo fare il ponte”.
Un consiglio al sindaco di Valdieri arriva da Rifondazione Comunista Cuneo: “un rappresentante delle istituzioni dovrebbe studiare la storia. Lei signor Sindaco potrebbe cominciare a rileggersi un passo di un famoso discorso, quando Piero Calamandrei evidenziava che dietro la nostra Costituzione “…ci sono giovani fucilati, impiccati, portati a morte nei campi di concentramento: questa non è una carta morta, ma il testamento di 100.000 morti per la libertà”. E perciò, per non lasciare sporcare i valori della memoria, della conoscenza storica e del sacrificio dei partigiani, andiamo tutti a Valdieri il 13 aprile per ricordare e festeggiare l’ottantesimo anniversario della lotta di liberazione al nazifascismo”.
Guido Giordana, in carica come sindaco di Valdieri dal 4 ottobre 2021, ricopre anche il ruolo di presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare dal 27 febbraio 2025, succedendo a Claudio Baudino. La sua posizione sulla manifestazione ha sollevato interrogativi sulla sua visione della storia locale e nazionale, e sul suo ruolo nel promuovere la coesione sociale. E proprio sul ruolo di Giordana presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare, interviene la consigliera comunale di Boves Enrica Di Ielsi:“In questo momento in cui molti valori e principi custoditi nella nostra Costituzione vengono spesso messi in discussione, gli amministratori non possono fare certe affermazioni. Dell’Unione Montana presieduta da Giordana fan parte anche Boves, Peveragno e Chiusa Pesio, città simbolo della Resistenza per questo chiedo che i sindaci di questi paesi prendano pubblicamente le distanze dalle dichiarazioni di Giordana e che la stessa Unione deliberi di essere antifascista e contraria a tutti i regimi autoritari e totalitari, per rispetto alla storia di chi nelle nostre valli ha combattutto per regalarci democrazia e libertà”.