Valorizzazione dei rifiuti a Robilante: oltre due decenni di successo

Robilante – Venerdì scorso 14 marzo, a Robilante, ACSR e Buzzi Unicem hanno illustrato i risultati e i benefici di oltre due decenni di utilizzo del CSS (Combustibile Solido Secondario) derivato dalla frazione secca dei rifiuti della Granda. Questo sistema integrato di valorizzazione è unico a livello nazionale. L’incontro, aperto dal presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha visto gli interventi di varie autorità, tra cui i sindaci di Robilante e Cuneo, i direttori di ACSR, Buzzi Unicem e Arpa Cuneo, e i rappresentanti di Autorità Rifiuti Piemonte e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
Il CSS, prodotto dal 2003, è un modello innovativo che trasforma la frazione secca dei rifiuti urbani in un combustibile alternativo per il cementificio di Robilante, riducendo l’uso di combustibili fossili. Questo progetto, nato dalla collaborazione tra enti pubblici e privati, tra cui Provincia di Cuneo, ACSR, Pirelli Ambiente e Buzzi Unicem, con il supporto dell’Università Milano-Bicocca, permette di ottimizzare l’uso delle risorse, contribuire all’economia circolare, evitare l’occupazione delle discariche e ridurre le emissioni. Un rigido protocollo, approvato da Arpa e Provincia, controlla la qualità del CSS e le emissioni.
Giancarlo Isaia, presidente dell’ACSR, ha spiegato che la produzione e l’utilizzo del CSS a Robilante sono iniziati nel 2003, grazie a un’iniziativa pionieristica, unica in Italia e prima economicamente autosufficiente in Europa, che integra la gestione dei rifiuti urbani con il sistema energetico del cementificio. La provincia di Cuneo possiede ancora oggi l’unico sistema integrato con produzione di CSS da rifiuti urbani a livello nazionale.
Marco Duranda, direttore dello stabilimento, ha aggiunto che l’integrazione del CSS nel processo produttivo del cemento ha rappresentato un importante passo avanti nella sostenibilità ambientale, consentendo di ridurre le emissioni di CO₂, NOx, SOx e metalli pesanti grazie alla minore combustione di carbone fossile. Nel 2024 è stato completato un nuovo impianto per migliorare l’efficienza e incrementare il consumo di CSS. Sono previsti ulteriori investimenti per ottimizzare il processo produttivo e ridurre ulteriormente le emissioni dirette e indirette di CO₂.