«La guerra costringe a fuggire. La fotografia ci invita a restare» |
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A Savigliano gli scatti di “Exodos, popoli in cammino”

7 aprile 2025 | 12:22
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A Savigliano gli scatti di “Exodos, popoli in cammino”
[ph. Paolo Siccardi]
A Savigliano gli scatti di “Exodos, popoli in cammino”
A Savigliano gli scatti di “Exodos, popoli in cammino”
A Savigliano gli scatti di “Exodos, popoli in cammino”

“Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa”

«La guerra costringe a fuggire. La fotografia ci invita a restare». Arriva a Savigliano la mostra fotografica “Exodos, popoli in cammino”, grazie ad una collaborazione tra l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Oasi Giovani – Progetto Oceano, e l’Assessorato alla cultura del Comune di Savigliano. Sarà visitabile a palazzo Muratori-Cravetta dal 12 aprile al 4 maggio, con inaugurazione sabato 12 alle 17.30.
“Exodos-Exit” (dal greco “uscita”) è un progetto fotografico nato nel 2017 da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo Giorgio Bocca di Torino con il sostegno della Regione Piemonte. Nel 2024 la mostra è stata rilevata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte che ha deciso di riproporla aggiornandone i contenuti. Ne sono coinvolti tredici fotoreporter piemontesi che nel loro percorso professionale hanno descritto il fenomeno delle migrazioni in diversi contesti mondiali. Un racconto che parte dai paesi di origine dei migranti, in contesti spesso sconosciuti al grande pubblico, per arrivare a quanto accade nei nostri confini, da Trieste alla Val Susa fino a Ventimiglia.
«Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso – spiegano gli organizzatori – dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa.“Exodos”, come nella tradizione del migliore giornalismo, non ha l’obiettivo di indicare soluzione politiche, ma vuole fornire a chi la visiterà a palazzo Cravetta qualche strumento in più per formarsi un’opinione libera e documentata su un fenomeno complesso che non può conoscere semplificazioni».
Gli autori sono: Marco Alpozzi, Max Ferrero, Stefano Stranges, Mauro Donato, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Mirko Isaia, Simona Carnino, Mauro Ujetto, Andreja Restek, Renata Busettini, Paolo Siccardi.
La mostra, che è stata esposta in quaranta città italiane e nel 2017 al Parlamento Europeo a Bruxelles, ha ottenuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana. Ed inoltre ha conseguito: il Patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il Patrocinio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
L’allestimento sarà visitabile il sabato, dalle 15 alle 18, e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. La mostra conclude il ciclo di incontri “La guerra fuori, la guerra dentro” del progetto Oceano. In tale ambito, mercoledì 16 aprile, alle 18, è in programma (sempre a palazzo Cravetta) la presentazione teatralizzata del libro “L’aquila e la stella” dell’attore e scrittore Luca O’Connor, con Maurizio Biancotti. Per maggiori informazioni contattare il 348.7202776.

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