Alba, l’Osservatorio del Paesaggio propone un’alternativa al terzo ponte 

9 aprile 2025 | 08:27
Alba, l’Osservatorio del Paesaggio propone un’alternativa al terzo ponte 
Il ponte Albertino all'ingresso di Alba

Critiche al progetto da 45 milioni. “Così non si risolvono i problemi del traffico. Servono soluzioni concrete e trasparenti”

Alba. Il progetto del terzo ponte di Alba continua a far discutere. A sollevare dubbi e a proporre un’alternativa concreta è l’Osservatorio del Paesaggio di Langhe e Roero, che in una nota pubblica accusa l’amministrazione comunale – oggi guidata dal centrosinistra – di non aver mai messo seriamente in discussione la proposta ereditata dal passato e di non aver aggiornato le valutazioni alla luce del nuovo contesto.
Secondo l’Osservatorio, il viadotto progettato – lungo 1.500 metri e stimato oggi in 45 milioni di euro – presenta criticità rilevanti: correrebbe su aree esondabili, non sarebbe risolutivo per il traffico urbano e necessiterebbe di ulteriori infrastrutture (come la tangenziale est), ad oggi prive di copertura finanziaria e dal forte impatto ambientale.
L’alternativa messa sul tavolo è chiara: affiancare al ponte Albertino un secondo ponte moderno, a campata unica, che aumenti le corsie disponibili e includa piste ciclabili e pedonali. A questo si aggiunge la proposta di una nuova bretella verso corso Asti, sfruttando le aree dismesse in zona Rondò per creare parcheggi e servizi di collegamento sostenibili con il centro città.
“Questa soluzione – spiegano i promotori Guido Chiesa, Cesare Cuniberto e Silvio Vegliorisolve i nodi reali del traffico, ha un impatto ambientale nullo e può essere finanziata con le risorse già stanziate per il terzo ponte. In Italia esistono esempi simili, realizzati con costi dimezzati”.
L’Osservatorio lancia un appello all’amministrazione comunale: “Possiamo aprire un confronto pubblico prima di impegnare milioni di euro in un’opera di dubbia utilità? Si può finalmente commissionare uno studio aggiornato sulla mobilità urbana e valutare con trasparenza le alternative?”
Un invito al dibattito, ma anche un richiamo alla responsabilità politica. “In politica – concludono – servono servitori coraggiosi, capaci di anteporre il bene comune agli interessi di parte”.