Cirio: “Alpini in Russia per la nostra libertà”, opposizioni insorgono

16 aprile 2025 | 15:49
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Cirio: “Alpini in Russia per la nostra libertà”, opposizioni insorgono
Alberto Cirio

Nel video promozionale per l’Adunata degli Alpini di Biella, il presidente della Regione parla erroneamente degli Alpini in Russia “caduti per la nostra libertà”.  

La presentazione della 96ª adunata degli alpini, in programma a Biella dal 9 all’11 maggio, si è trasformata in un’inattesa polemica politica. A scatenare la bufera è stata una frase pronunciata dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha reso omaggio agli alpini caduti nella campagna di Russia definendola un sacrificio compiuto “per la nostra libertà”.

Le parole del governatore, pronunciate alla vigilia del 25 aprile, anniversario della Liberazione, hanno immediatamente sollevato un coro di indignazione da parte delle forze di opposizione regionali (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra) e di rappresentanti sindacali e semplici cittadini che si sono espressi attraverso i social.

I consiglieri regionali del Partito Democratico, in una nota, condannano duramente le dichiarazioni rese dal Presidente Cirio: “Parole gravi, sbagliate e offensive, che negano la verità storica e offendono la memoria di chi, come Nuto Revelli, fu testimone diretto di quella tragedia e dedicò la propria vita a raccontarne il senso e l’orrore. Nella campagna di Russia l’ARMIR subì circa 85.000 perdite tra caduti e dispersi. Furono soldati mandati a morire da un regime criminale, in una aggressione militare che nulla aveva a che fare con la libertà, ma solo con l’ambizione fascista di affiancare Hitler nell’invasione dell’Unione Sovietica”.

Anche a sinistra il disappunto è unanime. Cosimo Scarinzi, sindacalista della Cub, ha parlato di un “errore, o una sciocchezza”, Alice Ravinale, capogruppo di Avs, ha precisato che “tanti furono gli alpini che combatterono per la nostra libertà, ma lo fecero dopo l’8 settembre 1943, quando decisero di unirsi alla guerra di Liberazione antifascista come partigiani”.

Sarah Disabato di M5S in Regione ha commentato: “Se il presidente Cirio ha seguito le lezioni di storia come segue le sedute di Consiglio regionale a Palazzo Lascaris, siamo messi bene”.

Tutti chiedono chiarezza e una rettifica da parte del Presidente Cirio, accusato di aver travisato il significato di uno dei capitoli più dolorosi della Seconda Guerra Mondiale. Eppure, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente Cirio ebbe a dire al Teatro Toselli di Cuneo: “Per queste terre il 25 aprile ha un significato se possibile ancora più profondo. Queste colline, queste montagne, sono geneticamente antifasciste. Il sangue dei nostri nonni e bisnonni, che hanno combattuto il nazifascismo, fa parte del corpo e del Dna di noi tutti”.