Coldiretti Cuneo, Nebbiolo nella Top 10 dei vini per crescita delle vendite in Italia



Nel 2024 aumento dell’8,9%. Italiani sempre più orientati verso le specialità territoriali, bene anche i vini bio
Il Nebbiolo è nella top10 delle bottiglie che nel 2024 in Italia hanno fatto registrare i maggiori incrementi delle vendite in volume. La classifica, stilata da Coldiretti sulla base dei dati Circana, è stata esposta a Casa Coldiretti al Vinitaly a Verona, e vede il Nebbiolo piazzarsi al sesto posto con una crescita nei consumi del +8,9% rispetto all’anno precedente.
A far segnare i maggiori incrementi delle vendite in volume a livello nazionale sono proprio i vini autoctoni, segno che i gusti degli italiani sono sempre più orientati verso le specialità territoriali. Tra questi – rileva Coldiretti Cuneo – ci sono i vini Nebbiolo, che nel 2024 hanno fatto segnare nelle diverse denominazioni, dal Langhe Nebbiolo al Nebbiolo d’Alba per citare le più rappresentative, una produzione provinciale di 16 milioni di bottiglie.
Ottimi segnali vengono anche dai vini biologici, con l’Italia che ospita oggi quasi un quarto dei vigneti bio globali, secondo l’analisi Coldiretti su dati Sinab/Ifoam. Oggi i viticoltori piemontesi coltivano vite con metodo biologico su oltre 4.700 ettari, il 44% dei quali concentrati in provincia di Cuneo, numeri che testimoniano – spiega Coldiretti Cuneo – non solo l’impegno verso pratiche sostenibili, ma anche l’abilità imprenditoriale nel cogliere le nuove esigenze dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente e fortemente radicati nel territorio.
La produzione vitivinicola sulle colline della Granda è da molti anni attenta alla sostenibilità ambientale, grazie anche a “The Green Experience”, certificazione collettiva nata in seno a Coldiretti Cuneo, che coinvolge un centinaio di produttori di Alba, Langhe e Roero, 1.000 ettari di superficie vitata e ben 15 denominazioni tra DOCG e DOC, concretizzando pratiche agronomiche virtuose che consentono di conservare le risorse naturali del suolo e la biodiversità in vigneto.
“Con i rischi legati ai dazi e alle guerre commerciali, per un settore fortemente vocato all’export, e dunque più esposto, è importante lavorare non solo per aprire nuove frontiere oltre confine ma anche per aumentare i consumi interni” sottolinea Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.