Cuneo, un convegno contro la desertificazione commerciale



Riflettori accesi sul problema dei “vuoti commerciali”: un appello per strategie integrate che coinvolgano urbanistica, riqualificazione e nuovi modelli di locazione.
Cuneo – Il salone d’onore del Comune di Cuneo ha fatto da cornice, lo scorso 14 aprile, a un partecipato dibattito sul tema sempre più urgente dei “vuoti commerciali”: quei locali al piano strada, un tempo pulsanti di attività, che oggi restano inesorabilmente vuoti. L’evento, organizzato dal Distretto Urbano del Commercio della città in collaborazione con ASPESI (Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare, aderente a CONFEDILIZIA), ha visto la presenza di circa 70 persone, tra cui l’Assessore regionale al Commercio Paolo Bongioanni, l’Assessore all’Urbanistica Marco Gallo, il Presidente della Provincia Luca Robaldo e la Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, oltre a numerosi amministratori locali.
Un problema che non conosce confini, quello della desertificazione commerciale, e che rischia di compromettere la vivibilità, il decoro e la sicurezza dei centri abitati. L’esperienza portata da Emmanuelle Domrault, direttrice del progetto “Action Coeur de Ville” del Comune francese di Chambery, ha offerto spunti interessanti su come affrontare una problematica complessa e dalle molteplici sfaccettature.
Tre i temi centrali emersi durante la mattinata di lavori. In primo luogo, la programmazione urbanistica, chiamata in causa non solo per la destinazione d’uso degli spazi sfitti, ma anche per la pianificazione di futuri insediamenti residenziali, dove la presenza e il ruolo di eventuali spazi commerciali devono essere attentamente valutati.
Il secondo aspetto cruciale riguarda la riqualificazione e la messa in uso dei locali sfitti. Un processo che può essere innescato grazie ai fondi regionali destinati ai Distretti del Commercio, ma anche attraverso finanziamenti pubblici legati a progetti specifici o programmi a lungo termine.
Infine, si è discusso della necessità di contratti di locazione più flessibili, che superino la rigidità delle normative attuali e incentivino l’utilizzo temporaneo degli spazi anche per brevi periodi, aprendo le porte a eventi, manifestazioni e vendite promozionali.
Il convegno ha visto un proficuo confronto tra i rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio e dei proprietari immobiliari, gli enti locali (con la partecipazione degli assessori di Novara e Biella) e la Regione Piemonte. L’analisi si è sviluppata su diversi livelli, dal contesto locale fino a quello nazionale ed estero, con un focus particolare sulla collaborazione di lunga data tra Cuneo e Chambery sui temi dello sviluppo locale.
La conclusione principale emersa con forza è che il solo settore commerciale non può colmare i vuoti. Sebbene i Distretti del Commercio piemontesi stiano svolgendo un importante lavoro di coordinamento, è fondamentale che i territori sviluppino una strategia di rete più ampia, coinvolgendo anche altri settori economici come l’agricoltura, l’artigianato e i servizi alla persona, per invertire le tendenze negative in atto.
Se al momento le azioni dei Distretti si concentrano sul monitoraggio, sul miglioramento estetico e sulla creazione di canali di comunicazione, l’auspicio unanime è che si passi a interventi strutturali di riqualificazione, introducendo incentivi fiscali e contributi per nuove attività, incluse quelle del Terzo Settore, riconosciute come un elemento operativo fondamentale per il servizio e l’interesse pubblico.
“La mattinata di lavoro è stata estremamente significativa e interessante,” ha commentato il vicesindaco Luca Serale. “Abbiamo percepito un’alta aspettativa da parte degli operatori. Continueremo a lavorare sul problema, confidando che la Regione promuova una road-map d’intervento che supporti i Distretti. Manterremo alta l’attenzione su questo tema cruciale.”
Il Presidente nazionale di ASPESI, Federico Filippo Oriana, ha sottolineato la valenza nazionale dell’iniziativa cuneese, evidenziando come il problema dei vuoti commerciali tocchi molteplici aspetti della vita delle comunità. “Non esiste una soluzione semplice o ‘punitiva’,” ha affermato Oriana, “ma è necessario un mix di misure proattive e incentivanti per sostenere il commercio e dotare i territori di nuovi servizi, evitando l’abbandono di spazi preziosi.”