Cuneo, un’installazione contro la repressione: sono tornati i “bastonatori”?
29 aprile 2025 | 13:45

Cuneo, un'installazione contro la repressione: "Sono tornati i bastonatori?


Sculture stilizzate attirano l’attenzione dei passanti: la provocazione di un collettivo nel cuore della città.
Cuneo – Da un po’ di giorni sono presenti in città delle sculture stilizzate raffiguranti una figura umana in stile astratto e geometrico, con una spada alzata. Il soggetto rappresentato è un “bastonatore”, una figura tipica di alcune tradizioni folkloristiche italiane, in particolare in Piemonte e Lombardia, dove spesso appaiono in manifestazioni storiche o carnevalesche. Il suo aspetto marziale e colorato, con tratti semplificati e spigolosi, richiama uno stile quasi da fumetto o da gioco. Da ieri sono comparsi anche dei cartelli come quello fotografato sopra.
L’iniziativa si presenta come una riflessione visiva e testuale contro le nuove forme di censura e autoritarismo che, secondo gli autori, si stanno riaffacciando nella società contemporanea. I cartelli riportano un messaggio chiaro: la libertà di dissentire è sotto attacco, non solo con la forza fisica – evocata dal simbolo del manganello spezzato impugnato da una mano – ma anche attraverso la repressione mediatica, il conformismo sociale e la disinformazione.
“Oggi i bastonatori rinverdiscono la loro violenza attraverso i social media, i canali video che promuovono la loro guerra contro l’egemonia culturale woke”, si legge nel testo. Una denuncia diretta a certi ambienti dell’informazione e dell’opinione pubblica che, secondo l’installazione, contribuiscono a normalizzare odio, razzismo e repressione, anche senza esplicitamente definirsi fascisti.
La campagna invita alla resistenza civile e culturale, richiamandosi ai valori dell’antifascismo e della Costituzione italiana. Alla base del cartello è presente un codice QR che rimanda – presumibilmente – a contenuti online legati al progetto, invitando i cittadini a “scoprire le frasi” e partecipare al dibattito.
Le reazioni sono contrastanti: c’è chi ne loda il messaggio e il valore artistico-politico, e chi la considera un’esagerazione retorica o un atto polemico fuori luogo. Al momento non si segnalano interventi da parte delle autorità, e non è chiaro se l’installazione sia stata autorizzata o parte di un’azione spontanea.