
Grande pioniere del Trial italiano, è mancato a 72 anni
Vignolo. E’ mancato la scorsa settimana Aldo Allione, classe 1952.
L’uomo era molto conosciuto in quanto grande pioniere del Trial italiano, ambiente in cui era noto per le sue apparizioni su moto d’epoca, rigorosamente Bultaco. Dallo scorso anno era allettato in seguito ad un incidente occorsogli mentre si trovava a Finale Ligure reduce da un giro in sella alla sua e-bike.
Il suo carissimo amico Riccardo Aime ripercorre la sua carriera trialistica: “Aldo cominciò a praticare il Trial nel 1978, con le garette sociali del Motoclub Condor di Borgo San Dalmazzo, in sella ad una Bultaco 250. Nell’ambito del Motoclub si distinse subito per la sua bravura e per la capacità di messa a punto delle moto. Lo abbiamo visto in sella a SWM, Montesa per poi passare alla Beta Tr 32, adeguandosi all’evoluzione tecnica. Non disdegnava partecipare a qualche gara del campionato regionale anche se, pur ottenendo buoni risultati, non esagerò mai con la partecipazione alle competizioni. Poi la svolta verso il Vintage negli anni ’90 quando iniziò a fare qualche gara di campionato regionale con un Bultaco 250 monoscocca. In particolare me lo ricordo in un regionale a Sanbuco in coda con il “Bultacone” in mezzo a Fantic 305 e Aprilia Climber. A quel punto la passione per i mezzi vintage era scoppiata e al Bultaco fecero seguito una Honda TLR, in realtà non un TLR ma un’evoluzione di un qualcosa che non siamo mai riusciti a capire bene cosa fosse. Dopo arrivò una “vera” Honda da Trial, una RTL con i freni a disco con la quale si divertì non poco e “bastonò” parecchi di noi. Il richiamo Bultaco però continuava ad esserci ed alla fine arrivò la moto con la quale molti di noi lo hanno conosciuto e lo ricordano ancora adesso. Il famoso Bultaco Sammy Miller quattro marce che Aldo modificò in alcune sue parti per renderlo guidabile e competitivo. Erano gli anni in cui nasceva il Trial vintage e Aldo partecipò ai molti eventi sul Sammy Miller; Caglio, il campionato Gruppo 5, il Ventoux, tanto per citarne qualcuno. E molto spesso finì sul podio. Dopo il Sammy Miller arrivò un Bultaco 325 che fu oggetto di importanti modifiche sia alla ciclistica che al motore e che fu la sua ultima moto, quella che usò fino al tragico giorno dell’incidente in bici. In questa moto si sono concentrate tutte le sue conoscenze tecniche e tutta la sua passione per il nostro sport. Penso che Aldo possa essere identificato nelle sue due “creature”, il Sammy Miller e il 325 “Aldo Special”. Mezzi con i quali visse la sua grande passione per il nostro sport. Ci ricorderemo di lui per la sua gentilezza e la sua personalità, e per la sua abilità come pilota e come tecnico.”
Lascia il figlio Mattia, la nuora Chiara e il nipote Simone. Oggi, mercoledì 23 aprile, alle ore 20.30 nella Parrocchia di San Giovanni Battista si reciterà il rosario. Nella stessa chiesa domani, giovedì 24 aprile, alle ore 10 si celebreranno i funerali. Seguirà la tumulazione nel cimitero di Demonte.