Due targhe per ricordare le vittime della violenza nazifascista

Saranno collocate in due luoghi simbolici: il 25 aprile nella mattinata sul muro del cimitero urbano dove furono fucilati cinque partigiani e il 28 aprile al CDT di Largo Barale dove furono trucidati due civili.
Cuneo si prepara a celebrare la Festa della Liberazione, che ha segnato il passaggio cruciale da un regime basato su violenza e sopraffazione alla Democrazia fondata sulla Costituzione nata dalla Resistenza. “La città – è scritto in un comunicato diffuso dal Comune – ha ancora ben presente il tenore tragico e crudele del ventennio che ha preceduto i lunghi mesi della lotta partigiana e riconosce quanto sia preziosa la libertà di cui oggi può godere, per cui intende rammentare e ribadire quale prezzo sia stato pagato per la sua conquista”.
Nell’80° anniversario, Cuneo vuole ricordare con particolare cordoglio le vittime della violenza dei nazifascisti in fuga nei giorni dell’insurrezione, tra il 25 e il 28 aprile 1945. Dopo la targa commemorativa sistemata cinque anni fa sotto l’arcata del Viadotto Soleri in ricordo delle otto persone fucilate il 26 aprile del ’45, quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di collocare due nuove lapidi. La prima, sul muro del Cimitero urbano, in memoria dei cinque partigiani assassinati ad opera di un plotone di fascisti: Attilio Martinetto e Rocco Bracciale, agenti del cosiddetto “Servizio X”, la struttura di informazione e controspionaggio della Resistenza cuneese, insieme a Virgilio Cornaglia, Edilio Gatti e Renato Tomatis. I cinque, trasferiti la sera del 24 aprile dal carcere giudiziario alla sede dell’Ufficio Politico Investigativo, famigerato luogo di detenzione e di tortura, vennero prelevati all’alba del mattino successivo, condotti sul luogo dell’esecuzione e lì fucilati. Lo scoprimento della targa che li ricorda sarà effettuata nel corso della cerimonia istituzionale prevista al Cimitero urbano la mattina del 25 aprile.
La seconda targa, apposta al Centro di Documentazione Territoriale in largo Barale, sarà inaugurata nel pomeriggio del 28 aprile – inizio della cerimonia alle ore 15 – per ricordare i due civili fucilati il 25 aprile nel cortile del fabbricato, allora sede della Federazione del fascio cuneese: Angelo Marra, originario di Messina, e Antonio Packan, giovane francese nato a Bethencourt nel 1919.
L’Amministrazione prevede inoltre di dedicare una targa sinottica agli oltre cinquanta caduti nel corso dell’insurrezione cittadina, i cui nomi sono già indicati nelle diverse lapidi disseminate in città.