
Nel 1983 apre al pubblico il parco di divertimenti Tokyo Disneyland
Cuneo. Il sole è sorto alle 6:41 e tramonta alle 20:18. Durata del giorno tredici ore e trentasette minuti. Fase lunare: gibbosa calante.
Santi del giorno
Sant’Annibale, martire.
San Pietro Gonzales, detto anche San Telmo – Domenicano.
San Crescente di Mira, martire.
Avvenimenti
1155 – Nel giorno di Venerdì Santo, Federico I Barbarossa viene incoronato a Monza come re d’Italia con la Corona ferrea; alcuni storici ritengono che l’incoronazione sia invece avvenuta a Pavia il successivo 17 aprile, domenica di Pasqua.
1874 – Prima mostra degli Impressionisti. Parigi, mercoledì 15 aprile 1874. Alle 10 di mattina, il noto fotografo Nadar aprì le porte del suo studio, al 35 di Boulevard des Capucines, inaugurando la mostra di un gruppo di giovani pittori, riuniti sotto il nome di “Société anonyme des artistes peintres, sculpteurs, graveurs”. Biglietto d’ingresso al costo di un franco, cinquanta centesimi il catalogo. Boicottati dal Salon Ufficiale parigino, l’anonimo gruppo, guidato da Claude Monet e composto tra gli altri da Cézanne, Degas, Pissarro e Renoir, decise di sfidare la massima istituzione artistica francese organizzando una mostra in proprio e in anticipo rispetto su quella del Salon. Un gesto di rottura in linea con la portata rivoluzionaria della loro tecnica pittorica, che metteva in discussione i canoni classici della tradizione. Le 163 opere esposte (dipinti, disegni, acquerelli, pastelli etc.) non raccolsero i favori di pubblico e critica, che arrivarono ad accusare gli artisti di mera provocazione, disconoscendo il valore artistico dell’esposizione. Il critico Louis Leroy, prendendo spunto dal capolavoro di Monet Impressione. Sole nascente, intitolò la sua recensione «La mostra degli impressionisti», con chiaro intento dispregiativo. Per tutta risposta, i giovani pittori decisero da quel momento di adottare il nome di “Impressionisti”, con cui entrarono nella Storia dell’Arte, influenzando profondamente le successive correnti artistiche di fine secolo e del primo Novecento.
1959 – A Ispra, in provincia di Varese, si inaugura il primo reattore nucleare italiano.
1983 – Apre al pubblico il parco di divertimenti Tokyo Disneyland.
Nati in questo giorno
Claudia Cardinale – Attrice tra le più rappresentative e carismatiche del cinema italiano, il suo fascino e l’abilità davanti alla cinepresa hanno raccolto unanime consenso anche fuori dai confini nazionali. Nata a Tunisi da emigranti siciliani, Claude Joséphine Rose Cardinale, così risulta all’anagrafe, completa gli studi per diventare maestra elementare ma il destino la spinge sul set insieme alle compagne di scuola, nel cortometraggio Anneaux d’or che viene accolto bene al Festival di Berlino. Qui viene notata dal regista Jacques Baratier che le offre un piccolo ruolo ne “I giorni dell’amore”. Dopo la celebre commedia I soliti ignoti del 1958, che le fa meritare l’appellativo di fidanzata d’Italia, e tenendo segreta una maternità (venuta alla luce a sette anni dalla nascita del figlio Patrick), scopre il sacro fuoco della recitazione con Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi. La consacrazione arriva nel decennio seguente quando viene diretta dai migliori registi dell’epoca, quali Zurlini (in “La ragazza con la valigia” che le consegna il primo David di Donatello), Visconti (ne “Il Gattopardo”) e Fellini (nel due volte premio Oscar “8½”). Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta regala le migliori perfomance, su tutti Il giorno della civetta, C’era una volta il West di Sergio Leone e Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata accanto a uno straordinario Sordi. Archiviata la travagliata relazione con il produttore Cristaldi, si lega al regista Pasquale Squitieri che ne fa la sua musa ispiratrice in diversi film. Nastro d’argento nel 1981 con La pelle, la Cardinale ottiene il meritato riconoscimento alla sfavillante carriera, con l’assegnazione del “Leone d’oro” a Venezia nel 1993, seguito nel 2002 dal Leone d’oro a Berlino. Impegnata attivamente per i diritti delle donne, dal 2000 è ambasciatrice dell’UNESCO. Nel 2016 riceve una candidatura al David di Donatello, come “migliore attrice non protagonista”, per il ruolo drammatico in Ultima fermata di Giambattista Assanti. Compie 87 anni.
Leonardo da Vinci (1452/1519) – La massima espressione del genio umano, Vasari per primo ne celebrò le “divine” capacità di eccellere nelle arti, nella tecnica e nello studio della natura e del cosmo. Nato a Vinci, in provincia di Firenze, e morto ad Amboise (in Francia) nel maggio del 1519, con la sua insaziabile sete di conoscenza e il profondo interesse per l’arte nelle svariate forme rappresentò l’uomo simbolo del Rinascimento. A 17 anni fu ammesso alla bottega di Andrea del Verrocchio, fucina di illustri maestri del 500 quali Botticelli, Perugino e Ghirlandaio. Durante il soggiorno milanese (1482-99), produsse alcune opere celebri come la Vergine delle rocce, la Dama con l’ermellino (oggi al Museo di Cracovia) per Ludovico Sforza, detto il Moro, e l’Ultima cena per il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, sconvolgendo con quest’ultima l’iconografia tradizionale e introducendo una nuova tecnica pittorica (tempera e olio su due strati di intonaco). Lasciata Milano insieme al giovane Francesco Melzi (il più caro dei suoi allievi che lo seguì fino alla morte), fu a Mantova presso la casa di Isabella d’Este e dopo nuovamente a Firenze, dove iniziò a manifestare una sorta di insofferenza per la pittura, preferendole gli studi geologici del territorio. Da sopralluoghi compiuti in Romagna e in Toscana in vista di opere ingegneristiche e di difesa, scaturirono poi l’amore per il paesaggio e per le forze della natura. Natura interpretata con assoluta innovazione nella Gioconda (1503-1506), considerato il ritratto più famoso del mondo. In questo Leonardo riesce a legare la figura umana al paesaggio, che appare non come semplice sfondo ma protagonista del quadro, in un rapporto che nessun pittore prima di lui aveva saputo rendere con altrettanta finezza. Nei primi anni del Cinquecento, Leonardo dedicò particolare attenzione allo studio del volo e al progetto di una nuova macchina volante e cominciò ad interessarsi all’anatomia degli uccelli, all’anatomia umana, alla resistenza e ai moti dell’aria e alla caduta dei pesi. Nel 1514 si trasferì a Roma, sotto la protezione di Giuliano de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e, successivamente, in Francia alla corte di Francesco I, dove continuò con passione e dedizione gli studi e le ricerche scientifiche. Morì il 2 maggio del 1519, lasciando Francesco Melzi come esecutore testamentario. Cinquant’anni dopo, violata la tomba, le spoglie andarono disperse nei disordini delle lotte religiose tra cattolici e ugonotti. Nel 1984 furono attribuite a Leonardo delle ossa ritrovate, riposte poi nella cappelletta di Saint-Hubert presso il castello di Amboise. In occasione del cinquecentenario della morte, sono state organizzate mostre e manifestazioni celebrative in particolare a Vinci e in Francia, con l’omaggio sulla sua tomba ad Amboise del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e dell’omologo francese, Emmanuel Macron.
Eventi sportivi
1989 – La strage di Hillsborough: Novantasei tifosi del Liverpool muoiono schiacciati dalla folla a Sheffield, sede della semifinale di FA Cup tra i Reds e il Nottingham.
Proverbio/Citazione
La vite che viene potata in aprile, lascia svuotato ogni barile.
“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare” Leonardo Da Vinci