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La Pasquetta “in carcere” di Giulia Marro

21 aprile 2025 | 20:33
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La Pasquetta “in carcere” di Giulia Marro

“I giorni di festa, lì dentro, sono forse i più duri: niente attività, niente movimento. E oggi poi era una di quelle giornate di primavera in cui l’aria ti chiama fuori”

E’ una Pasquetta decisamente “alternativa” quella che ha scelto di vivere oggi Giulia Marro. La consigliera regionale cuneese ha infatti deciso di trascorrere parte del suo “Lunedì dell’Angelo” in carcere insieme a detenuti e agenti di Polizia Penitenziaria.

“Oggi – scrive Marro su facebook – ho passato un pezzo della mia Pasquetta in carcere. I giorni di festa, lì dentro, sono forse i più duri: niente attività, niente movimento. E oggi poi era una di quelle giornate di primavera in cui l’aria ti chiama fuori. Ho trovato calma, molta calma. Agenti gentili e accoglienti con cui ho parlato a lungo. Detenuti con cui ho scambiato sguardi, storie, battute. Alcuni volti noti — dal mondo fuori o da quella familiarità che si è creata in queste mie visite. Su una lavagna, in un ufficio, ho notato la scritta: “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Che impressione leggerla in quei luoghi, pensando a chi ci entra con una condanna o per il proprio turno di lavoro”.
Un gesto ancor più significativo nel giorno della scomparsa del Pontefice. “Oggi se n’è andato anche Papa Francesco – aggiunge Marro. – E nel giorno in cui l’ultimo garante di un certo equilibrio (forse l’unico rimasto con un po’ di peso simbolico) ci ha lasciati, andare lì è stato un modo per ricordarmi dove stare, e perché. Perché c’è una strada da tenere dritta, fatta di ideali, di visioni, di tentativi. Da coltivare e da ribaltare. Con un ddl Sicurezza appena firmato da Mattarella, con il Papa che muore… menomale che resta almeno un atto di rivolta possibile: i 5 SÌ ai referendum. Non cambierà tutto, ma è un modo per non smettere di provarci. Per dire che no, non ci stiamo. Per dire che sì, possiamo coltivare realmente quel mondo giusto che vogliamo.