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Magliano Alpi tra batterie e polemiche: un cittadino chiede chiarezza

13 aprile 2025 | 09:13
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Magliano Alpi tra batterie e polemiche: un cittadino chiede chiarezza
Un impianto di accumulo dell’energia Foto tratta dal sito enelgreenpower.com

Una lettera pone domande sulla giunta comunale che intende consentire la costruzione di due impianti BESS nell’area del Beinale e di una ex discoteca, cambiando il volto di una zona a vocazione agricola e turistica.

Magliano Alpi. Una lettera aperta inviata al sindaco e al consiglio comunale di Magliano Alpi su un tema che, finora, aveva circolato quasi sottotraccia: l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica (BESS) nel territorio comunale. A firmarla è Michele Bertolino, cittadino di Mondovì, che chiede trasparenza, partecipazione e chiarimenti su progetti da milioni di euro che potrebbero cambiare il volto di una zona a forte vocazione agricola e turistica.

La lettera denuncia l’arrivo di almeno due progetti di impianti BESS, acronimo inglese per “Battery Energy Storage System”, e un possibile terzo in fase di valutazione. Il primo, proposto da RNE s.r.l., prevede un impianto da 58,65 MWh con 140 container su una superficie agricola di 33.000 m², a pochi passi dalla sottostazione Terna sul Beinale. Il secondo, promosso da FLYSUN2 s.r.l., sarebbe da 150 MWh e potrebbe sorgere nell’area dell’ex discoteca tra la Statale 28 e Via Autostrada.

Entrambi i progetti — si sottolinea nella lettera — non sono soggetti a valutazione di impatto ambientale e, se approvati, acquisirebbero valore di variante urbanistica, bypassando le normative locali.

Uno dei punti centrali sollevati da Bertolino riguarda l’identità e la solidità delle società proponenti: entrambe — si legge — hanno un capitale sociale limitato rispetto agli investimenti previsti (oltre 200 milioni di euro complessivi). Non è chiaro se esistano accordi con Terna o se l’energia immagazzinata proverrà da fonti rinnovabili locali. Ma soprattutto: l’energia immagazzinata sarà usata per favorire la transizione ecologica o per operazioni speculative di compravendita sul mercato energetico?

Pur riconoscendo l’utilità pubblica dei BESS e il loro inserimento nei finanziamenti del PNRR e del piano europeo REPowerEU, la lettera richiama l’attenzione sul rischio di consumo di suolo agricolo, ritenuto inaccettabile in un’area a vocazione agro-turistica. Bertolino si dice contrario a impianti fotovoltaici a terra su terreni coltivabili e auspica una moratoria in merito.

Le dimissioni recenti di assessori e consiglieri comunali non hanno fatto altro che alimentare dubbi e sospetti. «Serve chiarezza», afferma Bertolino, chiedendo al sindaco di convocare un’assemblea pubblica, come previsto dallo Statuto comunale, per discutere apertamente i progetti e le ricadute per la comunità.

Il sindaco Marco Bailo, in un recente video, ha dato ampie spiegazioni sulla posizione della sua giunta e sulla questione, accennando anche a 200.000 euro di compensazioni ambientali.