“Manca manodopera qualificata nella pasticceria artigianale”

In provincia di Cuneo, su 634 imprese dolciarie, ben 553 sono artigiane, rappresentando l’87,2% del comparto. Questo dato sottolinea la preferenza dei consumatori per prodotti di alta qualità, genuini e salubri.
La pasticceria artigianale è da sempre un elemento centrale delle festività pasquali, con prodotti come colombe, uova di cioccolato e torte che caratterizzano le tavole italiane. Tuttavia, nonostante la crescente domanda, il settore affronta una sfida significativa: la mancanza di manodopera qualificata. Confartigianato Cuneo ha recentemente evidenziato come la pasticceria artigianale sia un pilastro della tradizione dolciaria italiana, con oltre 53.000 pasticcerie e imprese del settore dolciario che operano nel Paese. In provincia di Cuneo, su 634 imprese dolciarie, ben 553 sono artigiane, rappresentando l’87,2% del comparto. Questo dato sottolinea la preferenza dei consumatori per prodotti di alta qualità, genuini e salubri.
La pasticceria artigianale è un settore in crescita, con un aumento del 1% nei consumi nel primo trimestre dell’anno nonostante le turbolenze dei mercati e gli aumenti dei prezzi delle materie prime. Il Piemonte, in particolare, è al primo posto per il numero di prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) con 343 prodotti, il 6,1% del totale nazionale.
Tuttavia, la mancanza di manodopera qualificata rappresenta una preoccupazione crescente. In Piemonte, oltre un migliaio di pasticceri, panettieri e pastai artigiani sono difficili da reperire, circa il 55% di quelli richiesti dalle imprese. La vicepresidente vicaria di Confartigianato Cuneo, Daniela Balestra, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i giovani a intraprendere questa professione, mostrando gli elementi attrattivi per il loro futuro professionale.