al direttore |
Politica
/

“Modificare la legge sugli abbruciamenti per preservare il territorio dal rischio idro-geologico”

19 aprile 2025 | 17:13
Share0
“Modificare la legge sugli abbruciamenti per preservare il territorio dal rischio idro-geologico”
“Modificare la legge sugli abbruciamenti per preservare il territorio dal rischio idro-geologico”
“Modificare la legge sugli abbruciamenti per preservare il territorio dal rischio idro-geologico”

“Una scelta che sarebbe razionale e di buon senso e andrebbe a favorire la gestione del territorio senza rischi”, scrive Paolo Radosta, sindaco di Brondello

Scrive Paolo Radosta, sindaco di Brondello.

Una delle priorità, per un amministratore di un piccolo comune è necessariamente la cura e la manutenzione del territorio, specie se in zona rurale e/o montana.

Gli ultimi giorni hanno evidenziato come anche perturbazione di un paio di giorni e, almeno nella nostra zona territoriale, non particolarmente estrema, sia in grado di mettere in seria criticità la tenuta idro-geologica.

In questo senso, la pulizia dei canali di scolo, dei tombini e delle cunette è importante e fondamentale per lo smaltimento delle acque piovane.

Un’operazione dispendiosa, soprattutto se resa ancora più complessa dall’impossibilità per alcuni comuni di poter procedere con gli abbruciamenti, vietando anche la possibilità di deroga da parte dei Sindaci.

Urge provvedere, da parte della Regione Piemonte, ad una modifica legislativa in tal senso. L’attuale sistema, che divide il territorio in fasce, rischia di mettere in difficoltà alcune realtà che si ritrovano comprese irrazionalmente in una fascia che eppure non corrisponde alla realtà del territorio.

Quello di Brondello è un caso evidente. Pur essendo ritenuto comune montano, compreso in un Unione Montana, veniamo al riguardo considerati, come i nostri vicini di Pagno, pianura. Il risultato è che pur avendo un territorio prettamente boschivo, ci ritroviamo impossibilitati, per tutto il periodo invernale, a permettere una corretta pulizia e gestione del bosco.

Con il risultato, tra l’altro, di avere canali di scolo intasati e pieni di detriti che espongo a rischi idrici intensi.

Se negli scorsi anni si è dovuto intervenire su frane, crolli e cedimenti emergenziali, parte della causa è anche questa mancanza.

Chiediamo pertanto di provvedere a sviluppare una nuova soluzione di gestione degli abbruciamenti, magari  non basata su paletti territoriali, ma sui bollettini meteorologi  e sui valori della qualità dell’aria.

Una scelta che sarebbe razionale e di buon senso e andrebbe a favorire la gestione del territorio senza rischi.

Favoriamo il buon senso alle politiche cieche di un ambientslemo integralista ed ideologico che è prima di tutto nemico della natura stessa.

Ringrazio gli organi regionali con cui mi sono confrontato e che si sono dimostrati sensibili alla tematica e rinnovo il mio invito a procedere con celerità in una modifica legislativa e parametrale necessaria.

Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e porgo i miei saluti più cordiali.