Mondovì, il Monastero di San Biagio partecipa a “Territori in Luce”

Presentato al bando della Compagnia di San Paolo “L’Oasi dei Due Fiumi”, un progetto per riscoprire il territorio attraverso turismo sostenibile, cultura e comunità
E’ stato presentato un progetto al bando Territori in Luce della Compagnia di San Paolo che ha l’ambizione di mettere a sistema e valorizzare un’area ricca di storia, natura e tradizioni: si tratta de “L’Oasi dei Due Fiumi”, un progetto biennale nato per valorizzare turisticamente e culturalmente i territori di San Biagio di Mondovì, Crava, Morozzo, Margarita e Rocca de’ Baldi, con al centro la Riserva Naturale Crava Morozzo, una delle più antiche riserve regionali del Piemonte e prima Oasi Lipu italiana.
Il progetto, promosso da Casa do Menor Italia Onlus e sostenuto da una rete solida di partner pubblici e privati, si pone come modello di sviluppo sostenibile e comunitario. L’obiettivo è connettere in modo organico beni naturalistici, luoghi di interesse storico-artistico, tradizioni locali e prodotti enogastronomici tipici, attraverso la costruzione di un vero e proprio circuito turistico integrato, fruibile in modo accessibile, innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Se il progetto “L’Oasi dei Due Fiumi” verrà approvato, si svilupperà attraverso quattro fasi operative, distribuite su un periodo di due anni, con l’obiettivo di costruire un modello partecipato e sostenibile di valorizzazione territoriale.
In una prima fase, sarà avviata un’azione di mappatura e attivazione del territorio, che partirà dall’ascolto delle comunità locali. Sarà formalizzata la Cabina di Regia Territoriale, già avviata all’interno del bando SPACE di Compagnia di San Paolo che ha premiato il progetto del Monastero di San Biagio, e si raccoglieranno dati su eventi tradizionali, feste, sagre e soprattutto sui prodotti locali, con particolare attenzione a quelli riconosciuti come Presìdi Slow Food, IGP, DECO e al Marchio Qualità del Parco Alpi Marittime. Contestualmente, sarà valorizzato il sistema già avviato per la comunicazione integrata degli eventi, costruito con il coinvolgimento diretto delle associazioni culturali e delle Pro Loco.
Successivamente, nella seconda fase, prenderanno forma le infrastrutture e le azioni pilota: saranno installate due stazioni per biciclette condivise, per esplorare il circuito, verranno attivati punti di ricarica per e-bike in collaborazione con esercizi del territorio, sarà posizionata una panchina smart a Crava e rilanciata la rete sentieristica intercomunale “Comuni in Rete”. Il Santuario del Brichetto sarà riaperto al pubblico e inserito nel circuito regionale “Chiese Aperte”, dopo adeguati interventi di tutela, grazie al sostegno del Comune di Morozzo, della Fondazione Opera Pia Peyrone e l’intervento della Consulta Regionale per i beni culturali ecclesiastici Piemonte e Valle d’Aosta. In prospettiva, questo anello potrà collegarsi anche con i circuiti di Landandè, al fine di offrire un’esperienza che raccoglie il meglio dell’offerta territoriale.
La terza fase sarà dedicata alla comunicazione e promozione: verrà lanciato un portale digitale dedicato al territorio, che raccoglierà informazioni su itinerari, eventi e servizi di accoglienza. Materiali cartacei e strumenti digitali innovativi (come schermi interattivi e totem nei punti strategici) aiuteranno a rendere visibile e fruibile il progetto a residenti e turisti. Infine, nella quarta fase, si attiverà il monitoraggio dei flussi turistici e saranno studiate strategie per la sostenibilità economica a lungo termine, con il coinvolgimento di sponsor, campagne di crowdfunding e l’integrazione di nuove energie attraverso il Servizio Civile Universale, sempre con l’attenzione al territorio e alla Riserva per evitare fenomeni di “over tourism”. Questo permetterà di garantire continuità alle azioni anche oltre la durata formale del progetto.
Uno dei focus sarà sul coinvolgimento delle persone giovani e nella costruzione di spazi di futuro: grazie alla collaborazione con il CFP Cemon l’obiettivo è di formare almeno dieci giovani guide culturali, capaci di accompagnare turisti e visitatori alla scoperta del patrimonio materiale e immateriale del territorio. Creare attrattività significa anche generare reddito e posti di lavoro.
Determinante per il successo dell’iniziativa è il coinvolgimento attivo dei Comuni di Morozzo, Margarita, Mondovì e Rocca de’ Baldi, che hanno formalmente approvato l’adesione al progetto e contribuito alla sua progettazione sin dalle fasi iniziali. I comuni hanno messo a disposizione risorse in natura e cofinanziamenti concreti – ad esempio per l’installazione della panchina smart da parte del Comune di Rocca dè Baldi, l’eccezionale investimento per la riapertura e valorizzazione del Santuario del Brichetto da parte del Comune di Morozzo, l’attenzione alla cura dei sentieri del territorio da parte del Comune di Margarita – e rappresentano un fondamentale presidio istituzionale sul territorio.
Insieme agli enti pubblici, numerosi partner strategici saranno coinvolti contribuiranno alla realizzazione del progetto: tra questi, le Pro Loco locali ad iniziare dal partner fondamentale, la Pro Loco di Morozzo, e ovviamente la Pro Loco di San Biagio e quelle di Margarita e Rocca de Baldi, associazioni culturali e sociali del territorio, e realtà produttive come aziende agricole e ristoratori locali, che si riconoscono nella visione condivisa di un territorio che vuole crescere insieme, senza perdere la propria anima. Uno degli elementi più significativi del progetto “L’Oasi dei Due Fiumi” è la collaborazione strutturata con l’Ente Parco Alpi Marittime, che accompagna l’iniziativa in tutte le sue fasi. Il Parco svolge un ruolo chiave nella definizione di strategie di tutela del paesaggio e della biodiversità, contribuendo anche alla qualificazione delle attività produttive e turistiche locali attraverso il Marchio Qualità Parco APAM. Questo processo permette di valorizzare le eccellenze enogastronomiche e artigianali del territorio, integrandole in un modello di turismo responsabile e consapevole. Inoltre, il Parco supporta la mappatura delle risorse ambientali, la sistemazione dei percorsi escursionistici, e la promozione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) come strumento guida per la sostenibilità a lungo termine.
Il legame con l’Ente Parco non si limita alla sola dimensione naturalistica, ma si estende anche alla costruzione di un paesaggio culturale condiviso, dove natura, storia e comunità si incontrano. La Riserva Naturale di Crava Morozzo – prima oasi della LIPU in Italia – è al centro di questa visione: un’area protetta dove si coniugano conservazione ambientale, educazione alla biodiversità e fruizione turistica dolce. I sentieri attrezzati, gli osservatori faunistici, il centro visite, la Foresteria e i programmi educativi organizzati dal Parco rappresentano un’infrastruttura preziosa al servizio dell’intero progetto. In questo contesto, la sinergia tra l’Ente Parco, i comuni e il Monastero di San Biagio si traduce in una governance condivisa, capace di promuovere il territorio come modello di equilibrio tra sviluppo e tutela.
Si invitiamo le realtà del territorio a partecipare alla cabina di regia: prossimo appuntamento, il 13 maggio alle 20.30 presso il Monastero.