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Mondovì, la lite con l’Imam non è dovuta a motivi religiosi

4 aprile 2025 | 09:42
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Mondovì, la lite con l’Imam non è dovuta a motivi religiosi
Padre Mariam e l'Imam Ayoube Alsalami

Si stanno stemperando le tensioni dopo la lite tra vicini di casa che ha coinvolto l’Imam e che ha portato all’assembramento di numerose persone sotto all’abitazione del religioso.

Mondovì – “Padre Marian, rappresentante della Chiesa Ortodossa di Mondovì, ha fatto visita al Centro islamico, portando un messaggio di pace e fratellanza. Lo ringraziamo, e cogliamo l’occasione per invitare tutte le autorità civili e rappresentanti di tutte le fedi”. Lo scriveva ieri, mercoledì 2 aprile, la pagina Facebook della Comunità dei Mussulmani di Mondovì. Si tratta dell’ultimo atto di una vicenda che nei giorni scorsi ha portato a tante discussioni e anche a qualche timore, tanto che il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano, ha convocato il Comitato per l’Ordine e la sicurazza, riunitosi sempre ieri in Prefettura, per sentire in proposito i vari rappresentanti delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) insieme con il sindaco di Mondovì Luca Robaldo.

Essenzialmente si è trattato di una semplice lite tra vicini di casa, sfociata in querele reciproche che hanno attratto l’attenzione della stampa. I protagonisti della vicenda sono l’imam di origine marocchina e il suo vicino di casa romeno, entrambi residenti in un condominio nel quartiere Altipiano.

L’alterco, avvenuto nel pomeriggio di domenica, sembra sia nato da dissapori preesistenti legati alla convivenza condominiale. Secondo le ricostruzioni, i due uomini si sono incontrati sul pianerottolo e la discussione è rapidamente degenerata in uno scontro fisico, che si è poi spostato all’interno dell’abitazione dell’imam, davanti alla sua famiglia. Un amico del vicino è intervenuto per sedare la lite.

Entrambi gli uomini hanno riportato contusioni e sono stati trasportati in ospedale per accertamenti, con una prognosi di otto giorni.

L’incidente ha destato preoccupazione nella comunità musulmana locale, che si è radunata sotto l’abitazione dell’imam per esprimere solidarietà. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Luca Robaldo e dall’assessore Alessandro Terreno, per gestire la situazione e riportare la calma.

Si esclude che la lite avesse motivazioni di natura religiosa, definendola un episodio di “dissapori tra vicini”. La Federazione Islamica del Piemonte ha espresso vicinanza e solidarietà all’imam, ringraziando le autorità per la gestione della situazione.

Nella tarda serata di domenica, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, dell’amministrazione comunale e dei rappresentanti della comunità musulmana, la situazione è tornata alla normalità e la folla si è dispersa.