Sanità nel Cuneese: Calderoni (PD) chiede conto dei ritardi nei cantieri PNRR
10 aprile 2025 | 15:10

Cantiere (foto di repertorio)
A meno di un anno dalla scadenza fissata per il completamento delle nuove strutture (Case e Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali) previste per le ASL CN1 e CN2, Calderoni esprime preoccupazione per i segnali di rallentamento e la mancanza di aggiornamenti pubblici.
Cuneo. La sanità del futuro della Granda passa anche dai cantieri. A meno di un anno dalla scadenza fissata per il completamento delle nuove strutture finanziate dal PNRR – Missione Salute, il consigliere regionale Mauro Calderoni (PD) presenta un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per fare chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori.
«Parliamo di interventi fondamentali per il nostro territorio – afferma Calderoni – e i segnali di rallentamento che arrivano da alcuni Comuni, uniti all’assenza di aggiornamenti pubblici, impongono alla Regione un cambio di passo deciso».
Nel mirino dell’interrogazione il cronoprogramma dei lavori, eventuali criticità emerse, le azioni di monitoraggio e stimolo messe in campo dalla Regione e, soprattutto, l’ammontare complessivo delle risorse stanziate e impiegate – distinguendo tra fondi PNRR, finanziamenti statali, regionali e risorse proprie delle ASL o degli enti locali.
Le opere in ballo sono tante. Per l’ASL CN1, sono previste nove Case di Comunità: Saluzzo, Savigliano, Verzuolo, Dogliani, Dronero, Fossano, Borgo San Dalmazzo, Mondovì, Ceva. Ci sono poi tre Ospedali di Comunità: Saluzzo, Cuneo e Ceva e quattro Centrali Operative Territoriali (COT): Saluzzo, Savigliano, Cuneo e Mondovì.
L’ASL CN2 Alba-Bra conta su una Casa della Comunità a Santo Stefano Belbo, due COT ad Alba e Bra e ulteriori quattro Case della Comunità (Alba, Bra, Canale, Cortemilia) in fase progettuale, con fondi ancora non dettagliati.
Tutte le strutture dovranno essere operative entro il 31 marzo 2026. Una data vincolante: «Ogni ritardo – ammonisce Calderoni – potrebbe comportare la perdita dei fondi europei. Un danno enorme per la nostra sanità locale».
Il consigliere del PD richiama la Regione alla massima trasparenza: «Le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità non sono slogan, ma strumenti indispensabili per una sanità più vicina ai cittadini. Il tempo stringe: ora servono risposte concrete».
Terremo aggiornati i lettori sulla risposta dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi.