Sanità Piemonte, Calderoni (PD): “Tagli e Riduzioni Servizi, Cittadini a Rischio”

3 aprile 2025 | 08:50
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Sanità Piemonte, Calderoni (PD): “Tagli e Riduzioni Servizi, Cittadini a Rischio”
Il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni

Il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni denuncia la grave situazione della sanità in Piemonte, evidenziando i tagli e le riduzioni dei servizi che stanno compromettendo la qualità dell’assistenza ai cittadini.

Torino. “Lo diciamo, inascoltati, da tempo: la sanità in Piemonte è sempre più segnata da tagli e riduzioni dei servizi, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza ai cittadini”. A dichiararlo il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni, che cita il bilancio dell’Asl Cn1, che chiude il consuntivo 2024 con una perdita di 21 milioni di euro e che, per il 2025, ha deciso di abbattere il deficit previsionale da 21 a 12 milioni, attraverso drastici interventi di contenimento della spesa.
“Le misure adottate – prosedue Calderoni – , come dichiarato dai vertici aziendali stessi, comprendono il limite di budget per tutte le unità operative e i distretti, un taglio del 5 per cento alla spesa farmaceutica e la riduzione del numero di prestazioni sanitarie. Questo significa, in concreto, meno farmaci, meno esami diagnostici e una minore
disponibilità di personale, con il blocco delle assunzioni destinate a coprire le carenze. A pagare il prezzo più alto di questa politica di austerità saranno, ancora una volta, i cittadini piemontesi che rischiano di vedere compromessa la qualità delle cure e l’accesso ai servizi sanitari essenziali”.
L’analisi dell’esponente del PD continua: “Ridurre le prestazioni significa allungare le liste d’attesa e lasciare senza risposta le esigenze di chi ha bisogno di cure tempestive. Il taglio alla farmaceutica, inoltre, rischia di penalizzare soprattutto i pazienti più fragili, come quelli psichiatrici, che potrebbero subire ripercussioni sul piano terapeutico. La Regione Piemonte ha l’ultima parola su quali servizi e presidi saranno sacrificabili per far quadrare i conti. Un’amministrazione che continua a parlare di rilancio della sanità, ma che nei fatti impone ai territori scelte dolorose, scaricando sulle Asl e sui cittadini il peso della propria incapacità di garantire risorse adeguate”.