Sportelli bancari in chiusura, il Consiglio regionale si mobilita

M5S e FdI uniti contro la desertificazione finanziaria dei piccoli Comuni
Torino. La progressiva chiusura degli sportelli bancari in Piemonte, in particolare nei piccoli Comuni e nelle aree montane, diventa un tema centrale nellāagenda del Consiglio regionale. Con un fronte trasversale, sia il Movimento 5 Stelle sia Fratelli dāItalia hanno presentato Ordini del Giorno, poi approvati in Aula, per chiedere un intervento deciso della Giunta contro quella che viene definita una vera e propria ādesertificazione bancariaā.
Secondo i dati citati dai gruppi consiliari, oltre il 75% dei Comuni montani risulta giĆ privo di sportelli attivi. Una situazione che colpisce duramente i cittadini più fragili ā in particolare anziani e persone con difficoltĆ digitali ā e le piccole imprese locali, spesso impossibilitate a gestire i propri affari senza un presidio fisico.
āIl Piano Territoriale 2025 di Intesa Sanpaolo, che prevede accorpamenti e chiusure in tutto il Piemonte, ĆØ un colpo durissimo per le comunitĆ montane e i piccoli Comuni ā dichiarano i consiglieri regionali M5S Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio ā. In una regione dove solo quattro Comuni su dieci hanno uno sportello bancario, nuove chiusure sarebbero un dramma per migliaia di cittadini e imprese.ā
Il documento presentato dal M5S impegna la Regione a promuovere iniziative per garantire la permanenza dei servizi bancari nei territori più fragili, ad attivare misure concrete anche di natura fiscale a sostegno delle aree interne, e a incentivare lāapertura di sportelli, in particolare da parte delle Banche di Credito Cooperativo.
āLe banche devono riscoprire il loro ruolo sociale ā concludono i consiglieri ā. Nessun cittadino piemontese deve essere costretto a lasciare la propria terra per mancanza di servizi essenziali.ā
Sulla stessa linea anche Fratelli dāItalia, che ha ottenuto lāapprovazione di un Odg a firma di Roberto Ravello, vicecapogruppo del partito in Consiglio regionale.
āLa continua chiusura di sportelli fisici ĆØ ormai unāemergenza ā afferma Ravello ā. Oltre un milione di piemontesi vive in Comuni desertificati o a rischio. Ć inaccettabile chiedere ad anziani e utenti fragili di affidarsi solo ai servizi digitali. Tutto ciò avviene mentre gli istituti bancari registrano utili operativi da record.ā
FdI punta il dito contro logiche di mercato ritenute miopi: āSe le banche pensano solo agli azionisti, si indebolisce lāeconomia reale. Servono servizi sul territorio per contrastare spopolamento, favorire la legalitĆ e sostenere lo sviluppo.ā
Carlo Riva Vercellotti, capogruppo FdI, sottolinea la necessitĆ di un confronto strutturato: āI territori piemontesi hanno sempre dato valore agli istituti di credito. Ora tocca alle banche fare la loro parte. Di sola finanza si muore.ā
Sebbene con sfumature politiche differenti, M5S e Fratelli dāItalia lanciano un messaggio simile: senza servizi bancari di prossimitĆ , intere fasce di popolazione rischiano lāesclusione economica e sociale.