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Tensione nell’Unione Valle Varaita, Brossasco impugna due delibere

13 aprile 2025 | 17:44
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Tensione nell’Unione Valle Varaita, Brossasco impugna due delibere
Paolo Amorisco - Sindaco di Brossasco

“Brossasco, insieme a tutte le persone che hanno davvero a cuore il futuro della Valle Varaita, non può accettare tutto questo in silenzio. Non può rassegnarsi all’idea che le regole valgano solo finché fanno comodo, né che le istituzioni possano essere al servizio di chi le occupa. – dichiara il Sindaco di Brossasco Paolo Amorisco – Continueremo a far sentire la nostra voce, con determinazione e con rispetto, per difendere la democrazia e il rispetto delle regole.”

Il Comune di Brossasco ha presentato un nuovo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro le due delibere con cui il Consiglio dell’Unione Montana Valle Varaita ha recentemente “confermato” – prima la modifica dello statuto, poi l’elezione del Presidente.
L’amministrazione comunale di Brossasco dichiara:
“Come già evidenziato nel ricorso straordinario al Capo dello Stato, riteniamo che l’intera procedura che ha portato alla terza elezione dell’attuale Presidente sia viziata all’origine. E a ben vedere, le continue “conferme” fatte votare più o meno faticosamente ai consiglieri nel tempo non fanno altro che rafforzare la nostra tesi. La recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato un’analoga proposta per i Presidenti di Regione, rafforza ulteriormente la nostra posizione. Con una differenza sostanziale: almeno i Presidenti di Regione sono eletti direttamente dai cittadini, pertanto con un forte mandato conferito dagli elettori. I Presidenti delle Unioni Montane, invece, non hanno alcuna investitura popolare, ma una legittimazione ristretta ad alcuni rappresentanti dei Comuni aderenti, facilmente influenzabili da logiche politiche o personali.
Indipendentemente dall’esito dei ricorsi, resta un fatto ineludibile – semplice quanto grave: un Presidente non più eleggibile ha forzato le regole per restare al proprio posto. Vicende di questo tipo sono note in molti paesi del mondo (spesso definiti Stati canaglia dalla cultura occidentale). Nulla di paragonabile sicuramente… ma il pensiero che spinge a compiere questi atti è il medesimo: rimanere incollati alla propria poltrona, anche se la colla ha raggiunto e superato la data di scadenza.
Brossasco, insieme a tutte le persone che hanno davvero a cuore il futuro della Valle Varaita, non può accettare tutto questo in silenzio. Non può rassegnarsi all’idea che le regole valgano solo finché fanno comodo, né che le istituzioni possano essere al servizio di chi le occupa. Continueremo a far sentire la nostra voce, con determinazione e con rispetto, per difendere la democrazia e il rispetto delle regole: perché le istituzioni sono di tutti, non di chi riesce a nasconderne la chiave.”