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Tra Asl CN1 e Santa Croce nasce un tavolo di lavoro permanente

20 aprile 2025 | 15:27
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Tra Asl CN1 e Santa Croce nasce un tavolo di lavoro permanente

Iniziativa fondamentale per stabilire sinergie tra le due Aziende e affrontare insieme le maggiori criticità

Un tavolo permanente per consolidare una collaborazione tra l’ASL CN1 e l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo per la gestione delle liste di attesa e dei percorsi di cura dei pazienti nell’ambito di alcune Specialità. Per ora, dopo l’accordo dei mesi scorsi su neurologia, l’attenzione è massima su dermatologia, oncologia, cure palliative, diabetologia. Un impegno importante, dopo gli ottimi risultati riscontrati nella collaborazione coordinata della gestione dell’ictus, con risvolti positivi anche nell’impiego della telemedicina. 

L’accordo è fondamentale tra due aziende strategiche per il territorio che intendono mettere a fattor comune le competenze delle rispettive professionalità per rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione di riferimento. 

All’incontro stampa hanno partecipato i direttori generali di Asl CN1 e S. Croce, rispettivamente Giuseppe Guerra e Livio Tranchida, e sanitari Monica Rebora e Lorenzo Angelone.  “E’ fondamentale lavorare insieme, definire un cronoprogramma di lavoro e concentrarsi su esito delle prestazioni ed efficientamento dei costi, migliorando come sistema e favorendo la percezione di sicurezza del paziente in ogni luogo”, come precisa il direttore del S. Croce e Carle Livio Tranchida. E’ importante dunque migliorare l’appropriatezza delle prestazioni e trovare risposte equilibrate, in un momento in cui si debbono anche gestire i comportamenti perché i nodi del post covid non sono ancora del tutto risolti. 

Intanto è alla firma la convenzione per la dermatologia con un budget di circa 20 mila euro, per affrontare da subito concretamente una criticità maggiore, che si scontra con la difficoltà oggettiva, qui forse più che altrove, a trovare specialisti per far fronte a una domanda importante. 

E c’è il tema delle apparecchiature e del loro ottimale utilizzo, considerando che l’Asl deve coprire un territorio molto vasto e dispersivo: “Abbiamo due TAC a Savigliano e a Mondovì – spiega Giuseppe Guerra con linee che teoricamente potrebbero essere anche in parte utilizzate dal S. Croce, se ce ne fosse la necessità. E’ naturale che la dispersione territoriale dell’Asl, con macchinari in ogni Presidio, non ci consente di sfruttarli al massimo per carenza di personale anch’esso disperso nei diversi ospedali.”  

Risponde Tranchida: “Con 39.500 prestazioni di radiodiagnostica siamo a tappo con tac e risonanze. L’integrazione è utile e necessaria per fare prestazioni appropriate e rispettose dei tempi. Abbiamo tutti ottimi professionisti.”  

Ancora Guerra: “Anche il comitato per la gestione del diabete è centrale, come l’oncologia con il S. Croce che è Hub, e le cure palliative dove non abbiamo liste d’attesa perché prendiamo in carico immediatamente i pazienti.” 

I direttori sanitari di Azienda Angelone e Rebora sottolineano, tra l’altro, “che i professionisti devono essere valorizzati, trovando leve motivazionali non soltanto economiche, lavorando sull’appropriatezza e sul coinvolgimento dei medici di medicina generale.”

Le premesse per un buon lavoro che porti a mettere sempre più a fattor comune le risorse ci sono tutte.