Val Tanaro, viabilità al collasso: Calderoni chiede interventi immediati

Dopo il caos di Pasqua, cresce la protesta dei sindaci della valle. Calderoni: “Basta rinvii, Anas intervenga subito”
Il maltempo del ponte di Pasqua ha riacceso i riflettori sulla drammatica situazione della viabilità in Val Tanaro. Strade interrotte, frane, cantieri infiniti e collegamenti compromessi: il quadro è quello di un’emergenza ormai strutturale. A denunciarlo, ancora una volta, è il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni, che si fa portavoce dell’indignazione crescente tra i cittadini e gli amministratori locali.
“Serve maggior attenzione da parte di Anas e un controllo serrato da Provincia di Cuneo e Regione Piemonte – afferma Calderoni –. Esprimo piena solidarietà ai sindaci di Ceva, Nucetto, Ormea e Garessio, che da tempo denunciano l’inadeguatezza delle infrastrutture”.
Il riferimento è soprattutto alla Statale 28, arteria strategica che attraversa la valle e che versa in condizioni critiche. “Anas – ricorda Calderoni – aveva già pronti dal 2009 tre progetti per la messa in sicurezza, ma non sono mai stati finanziati. La frana tra Ceva e Nucetto è solo l’ultimo episodio di un lungo elenco”.
Il collasso del sistema viario è aggravato dalla chiusura del Colle di Tenda e dai cantieri sulla A6, in particolare nel tratto Ceva-Savona. A peggiorare ulteriormente la situazione, la mancanza da ormai cinque anni del ponte sulla SP 582 a Garessio, essenziale per deviare il traffico pesante fuori dal centro abitato.
“Qualche settimana fa – aggiunge Calderoni – ho chiesto alla Provincia e alla Regione di farsi parte attiva con Anas. Lo ribadisco oggi con forza: basta rinvii. Servono risposte immediate, perché la valle non può più aspettare”.
Una richiesta che trova eco e sostegno tra i primi cittadini coinvolti, Fabio Mottinelli (Ceva), Enzo Dho (Nucetto), Giorgio Ferraris (Ormea) e Luciano Sciandra (Garessio), da anni impegnati in una battaglia per il diritto alla mobilità e alla sicurezza dei propri territori.