
botta e risposta
Medici obiettori di coscienza, i Radicali si difendono dalle accuse: “Dati forniti dall’ASL”
A seguito della risposta piccata del direttore dell’ASL e del primario di Ginecologia dell’ospedale di Mondovì-Ceva che accusava di falsità il report sull’aborto rilasciato lo scorso febbraio, i Radicali rispondono dichiarando “poca trasparenza” da parte delle autorità sanitarie.