Si terrà venerdì prossimo, presso Open Baladin in Piazza Foro Boario a Cuneo, una serata dedicata e ispirata al lavoro del regista e autore teatrale Vanni Castella, scomparso il 30 maggio dello scorso anno. A ricordarlo, con performance teatrali, video e letture, saranno attori e autori del mondo teatrale e culturale cuneese: tra gli altri, Luca Occelli, Gimmi Basilotta e Marina Berro della Compagnia Il Melarancio, Claudia Ferrari dell’Accademia Teatrale Toselli, Daniela Gazzera e Cristiano Ferrua del Circolo Culturale Clandestino. Durante la serata saranno proiettati spezzoni tratti dai cortometraggi video realizzati da Vanni Castella e Paolo Balmas. La serata è ad ingresso libero.
“Sarà un’occasione per re-incontrare tutti gli artisti e gli amici che in questi anni hanno condiviso con Vanni e con gli Intronauti il palco o anche soltanto uno dei tanti caffè che lui amava sorseggiare”, dice Paolo Balmas, collaboratore e amico di Vanni Castella. “Il Baladin di Cuneo era il luogo dove Vanni riceveva, scherzosamente, i suoi amici. La sua figura caratteristica in bicicletta, al mercato di Cuneo e le sue declamazioni teatrali al tavolino di un bar, sono rimaste impresse nella memoria di tanti cuneesi, per l’umanità e la vitalità che emanavano.” “Chi vorrà, potrà venire in bicicletta, e indossando un copricapo caratteristico, in omaggio a Vanni.”
Vanni Castella (1950-2023) è stato un autore e attore teatrale cuneese. Personaggio caratteristico e bohemien della vita sociale cuneese, si avvicina al teatro nei primi anni duemila seguendo i corsi teatrali di Grazia Isoardi a Racconigi e partecipando ai laboratori della compagnia Fuori per caso di Pina Gonzalez ed Elena Cometti. Negli anni successivi debutta al Teatro Toselli di Cuneo con “Uccidere non uccidere” e partecipa come attore a rassegne teatrali come “La fabbrica delle Idee” a Racconigi e al Festival delle Colline Torinesi con il progetto Portage. Fonda nel 2007 la compagnia di teatro sociale “Intronauti”, per mettere in scena opere teatrali originali e monologhi con la quale coinvolge partecipanti e pubblico sul tema dello stigma sociale derivato dalla sofferenza emozionale e dal disagio psichico. Tra gli spettacoli ideati con la compagnia Intronauti, si ricordano “Panem vestrum” (2009), “Il castello dei poveri” (2012, due repliche al Toselli), “Escape” e “Focus”.
Segnalato da ipaziaintro@gmail.com