L’ex ministro Giulio Tremonti a Villanova Mondovì
Appena quattro settimane di attesa e Villanova Mondovì tornerà al centro dell’attenzione mediatica grazie all’edizione 2018 dei “Dialoghi Eula”, il festival della buona politica, in programma venerdì 13 e sabato 14 aprile 2018. L’evento, ormai un grande classico nella stagione primaverile del Monregalese, andrà in scena, come di consueto, nell’antica chiesa di Santa Caterina in Villavecchia, gioiello trecentesco che concede a relatori e spettatori una cornice unica per discutere sui temi di stringente attualità e preparare al meglio le sfide al prossimo futuro, rimanendo fedele al proprio claim: “Capire l’oggi per raccogliere le sfide del domani”. Il titolo dell’edizione 2018 vuole essere ambizioso e, allo stesso tempo, quanto mai attuale: “La Politica e la Terza Repubblica”. Dopo il risultato delle elezioni di domenica 4 marzo, l’Italia è entrata in una nuova fase storica che verrà analizzata con ospiti d’eccezione che, anche quest’anno, hanno deciso di accogliere l’invito dell’Amministrazione comunale di Villanova Mondovì. Il primo nome illustre è quello dell’ex ministro Giulio Tremonti, figura di assoluto rilievo nel panorama politico del nostro Paese, già vicepresidente del Consiglio dei Ministri, più volte ministro delle Finanze e ministro dell’Economia e delle Finanze, quindi vicepresidente della Camera dei Deputati e, nella legislatura appena terminata, senatore.
«Per il nostro Comune – afferma Michelangelo Turco, sindaco di Villanova Mondovì – è un grande onore ospitare una figura così altisonante nel panorama politico italiano. I “Dialoghi Eula”, in appena cinque anni, hanno collezionato una lista di ospiti di assoluto rilievo: da Luciano Violante ad Elsa Fornero, da Gianfranco Fini ad Enrico Letta sino a Maurizio Molinari, Aldo Cazzullo e Maria Latella. La lectio del professor Tremonti aprirà un’edizione ricca di spunti di discussione, proprio in occasione dell’avvio di quella che, a tutti gli effetti, pare la Terza Repubblica». Dell’ex ministro Tremonti, l’ex premier inglese, Tony Blair, ha detto: «Il ministro europeo più colto che abbiamo».
Politico, avvocato ed accademico, dopo aver frequentato il liceo classico “Piazzi” a Sondrio, sua città natale, Tremonti ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pavia. Cresciuto in una famiglia liberale, si avvicina alle idee socialiste dopo l’Università, durante il servizio militare. A soli ventisette anni diventa docente di Diritto tributario nell’Università in cui era stato allievo e, alla fine degli anni Settanta, inizia la sua attività professionale in una società di consulenza e revisione. Vicino a Gianni De Michelis, alle elezioni politiche del 1987 si candida nelle liste del Partito Socialista: tra il 1979 ed il 1990 sarà uno stretto collaboratore e consigliere degli ex ministri delle Finanze, Franco Reviglio e Rino Formica. Nel 1994 viene eletto deputato tra le fila del Patto Segni, per poi entrare a far parte di Forza Italia e diventare ministro delle Finanze con Berlusconi. Il secondo incarico ministeriale dal 1996 al 2001, sempre con Forza Italia: nel secondo governo Berlusconi è chiamato alla guida del neonato Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel terzo governo Berlusconi, nel 2005, il premier nomina Tremonti vicepresidente del Consiglio, insieme a Gianfranco Fini; successivamente il professore torna alla guida del dicastero di via XX Settembre. Nel 2008, dopo gli anni all’opposizione del governo Prodi II, è nuovamente ministro dell’Economia e delle Finanze con Berlusconi presidente del Consiglio. Oltre ad aver scritto e pubblicato diversi saggi, Tremonti è stato anche vicepresidente della Camera dei Deputati, dal 2006 al 2008, quindi vicepresidente di Forza Italia, presidente dell'”Aspen Institute Italia” e membro della Fondazione “Italia Usa”. «Oltre a vantare una lunghissima militanza politica, Giulio Tremonti rappresenta anche il mondo dell’università e della finanza internazionale. – sottolinea Fulvio Bersanetti, direttore scientifico dei “Dialoghi Eula” – Nel suo ultimo libro, “Mundus furiosus”, il professore ha paragonato i cambiamenti economici e politici degli ultimi venti anni alla scoperta delle Americhe. Sarà un piacere ascoltare direttamente dalla sua voce una lettura dell’attualità lucida ed originale, certi che i suoi spunti di riflessione potranno fare breccia tra il pubblico dei “Dialoghi Eula”».